lunedì 20 giugno 2011

Randagi. Gli animalisti UNA e LAV ribattono al sindaco. "Vorremmo essere più ascoltati"

Gentile Sindaco,
a seguito delle dichiarazioni da Lei pubblicate su Facebook e successivamente riportate dal blog di Agostino Sella, le associazioni di volontariato a protezione degli animali operanti sul territorio di Piazza Armerina sentono la necessità di fare alcune considerazioni.
Premettiamo che siamo in accordo con lei nel ritenere che fonte delle atrocità consumatesi a danno degli animali di Piazza Armerina siano principalmente l’ignoranza e l’inciviltà, ma sosteniamo che non lo siano esclusivamente. Non sempre ignoranza ed inciviltà sono, infatti, sinonimo di crudeltà, di barbarie, di pericolosità sociale.

Gli atti da lei, non a torto, definiti “vili” hanno reso tristemente nota in tutta Italia la nostra cittadina. Una notorietà che pur non discende dalle sue ricchezze e bellezze naturalistiche, artistiche, storiche e culturali.

Atti che hanno destato sgomento nelle principali testate giornalistiche in materia di ambiente e animali (Geapress ha pubblicato, ad esempio, numerosi articoli sul tema) e nei loro lettori e che hanno allarmato le sedi nazionali delle maggiori associazioni animaliste. Notizie che in pochissimo tempo hanno fatto il giro del web.

Intendiamo poi dissociarci da alcune affermazioni da lei rese, qui di seguito testualmente riportate: “In genere si tratta di animalisti o amici del cane che accusano l’amministrazione per le numerose uccisioni di cani con bocconi avvelenati”.

Forse il primo cittadino non ascolta abbastanza i suoi concittadini?!
I volontari delle associazioni, che hanno operato incessantemente sul campo ad ogni segnalazione di avvelenamento tentando di “salvare il salvabile”, che hanno prelevato dalle strade le numerose esche avvelenate, che hanno fanno turni diurni e notturni per prevenire ulteriori avvelenamenti, hanno ascoltato la gente comune, quella che pronuncia le fatidiche parole “E’ stato il Comune”. Hanno talvolta, non senza imbarazzo, smentito tali illazioni, provenienti dai più disparati contesti, soprattutto per rispetto nei confronti dell’Assessore alla sanità che, come da lei confermato, ha sempre collaborato con le associazioni che si occupano della protezione degli animali per portare a compimento numerosi progetti.

Quanto alla asserita “prontezza di riflessi” dell’Amministrazione comunale nella condanna degli avvelenamenti ci sarebbe da ridire. I manifesti che lei ha fatto affiggere per le vie cittadine sono comparsi ad oltre un mese dai primi avvelenamenti. Sono frutto della insistente pressione delle associazioni “animaliste” che hanno preteso, legittimamente, una forma espressa di dissociazione dell’amministrazione comunale nei confronti di quanto accaduto e che ne hanno redatto il contenuto.

Anche la denuncia in Procura si è fatta particolarmente attendere. Atto, oltre che moralmente dovuto, istituzionalmente imposto dall’Ordinanza del Ministero della salute del 18 dicembre 2008 concernente Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati che, all’art.4 impone al Sindaco di dare immediate disposizioni per l'apertura di una indagine, da effettuare in collaborazione con le altre autorità competenti.

Le associazioni, in questi due lunghi e per loro faticosi mesi, non hanno inoltre avuto il piacere di incontrarla, né lei, prima del suo “comunicato facebook”, è mai intervenuto pubblicamente per esprimere una qualche posizione in merito all’accaduto.

In ultimo luogo, ma non di certo per importanza, il tema delle opere di bonifica.
L’Ordinanza ministeriale di cui sopra impone proprio al Sindaco di provvedere ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell'area interessata e, entro 48 ore dall'accertamento della violazione dell' art. 1, di provvedere, in particolare, ad individuare le modalità di bonifica del terreno e del luogo interessato dall'avvelenamento, prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica.

Se possibile, sarebbe utile che lei illustrasse alla cittadinanza quali provvedimenti in tal senso sono stati adottati dall’amministrazione comunale per tutelare la sicurezza pubblica.
Cogliamo, infine, l’occasione per ringraziare ancora una volta l’Assessore Di Carlo per essersi reso disponibile ad incontrarci ogni qualvolta lo abbiamo chiesto e per aver manifestato, anche in pubblico, il suo apprezzamento riguardo all’operato delle associazioni di volontariato.

Auspicando che alle prossime manifestazioni di sensibilizzazione organizzate dai volontari lei sia presente, le porgiamo distinti saluti e le auguriamo buon lavoro.

Le associazioni di volontariato a tutela degli animali operanti sul territorio di Piazza Armerina.

LAV ENNA
LEGA ANTI VIVISEZIONE
REFERENTE PROVINCIALE
LORENA SAULI

U.N.A ARMERINA
DELEGAZIONE DI
U.N.A MOVIMENTO
ECO-ANIMALISTA NAZIONALE
PRESIDENTE
GIANLUCA MESSINA

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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