mercoledì 6 luglio 2011

Piu' asfalto e meno disagi per tutti.

E' una scelta di ordinaria follia amministrativa, quella di procedere al rifacimento dell'asfalto delle principali vie cittadine, nel bel mezzo di una calda settimana d'inizio estate. I disagi per i cittadini, l'innalzamento dei rumori molesti per i residenti, l'allungamento dei tempi di percorrenza urbana, l'aumentato rischio d'incidenti stradali, lo stress psico-fisico per i lavoratori impegnati nell'opera, l'immane lavoro della polizia municipale, il calo di produttività per gli esercizi commerciali durante le fasi delle lavorazioni, tanto per citare alcune delle motivazioni che lasciano basiti ed interdetti i cittadini che, ignari ed impotenti, assistono sgomenti ed irati alla massiccia invasione di campo delle maestranze e dei mezzi d'opera, impegnati nel rifacimento del manto stradale delle primarie vie di comunicazione municipali.
Lasciamo stare i capitolati speciali d'appalto, i codici degli appalti e quelli dei lavori pubblici, i protocolli di legalità ed i codicilli comunali , lasciamo stare tutte quelle robe che si tirano fuori per giustificare gli errori d'impostazione e strategia operativa e per giustificarsi sempre e comunque.
Bastava concordare l'esecuzione della scarificazione delle strade principali di sera e di notte. E questo sarebbe stato già un grande risultato per tutti.
Avremmo accettato tutti , con grande spirito di sacrificio e sopportazione, la bitumazione nelle ore mattutine e pomeridiane. Confidando nella indubbia bontà del risultato finale. Cioè più asfalto e meno buche per tutti.
P.S
Ma se , approfittando dell'opera, magari apportando le doverose varianti migliorative al progetto ed al capitolato prestazionale, avessimo riportato all'antico splendore il bellissimo basolato antico della via Mons. Sturzo, della discesa di Santo Stefano e della parte finale della via Salvatore La Malfa.Vogliamo o no essere città d'arte e turistica a tutto tondo oppure a convenienza spicciola?

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI