mercoledì 6 luglio 2011

Tudisco scrive a Baldari per un increscioso caso di malasanità ad Enna

Lettera aperta al Direttore Generale dell’ASP N°4 di Enna Dr.Nicola Baldari

Preg.Mo Sig.Direttore Generale ASP N°4,
sento il dovere civico, come cittadino e persona impegnata in politica , di denunciare alla S.V. quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri,5 luglio, presso gli uffici di medicina legale e fiscale di Enna di cui è responsabile il Dr.Nino Milana e pertanto Le relaziono quanto segue:
Recatomi in questa sede per motivi familiari ho constatato la presenza di una notevole folla , fra cui molti miei concittadini, che era assiepata sin dalle prime ore pomeridiane, all’interno di una angusta saletta di attesa, nei corridoi e nell’ingresso dell’immobile.
La confusione regnava sovrana . Nessuna presenza di personale qualificato assisteva il pubblico né tantomeno erano esposte comunicazioni con notizie ed indicazioni precise per tutti coloro che , convocati con lettera recante orario e numero di prenotazione, dovevano sottoporsi agli accertamenti medico-legali per il rinnovo/revisione della patente di guida. Solamente una Signora non meglio identificata , alle pressanti richieste d’informazione da parte degli astanti , concedeva con aria stanca ed infastidita, qualche frammentaria informazione sui tempi di attesa e sulle modalità di chiamata per le visite . Parimenti un Signore in abiti borghesi, identificato dai presenti nel Dr.Nino Milana, usciva frequentemente nel corridoio per respingere con modi energici gli astanti che, giustamente, con il passare delle ore , reclamavano informazioni esatte per sostenere la visita medica o aver rilasciata la certificazione medica.
A fronte di tale disinvolta, atipica e incresciosa organizzazione, Le chiedo?
1) E’ normale che in un ufficio della sanità pubblica che deve trattare dati sensibili particolarmente delicati per la privacy dell’individuo si possa gestire il servizio con l’utenza paragonata a bestiame assiepato in una stalla?
2) E’ normale che persone anziane, portatori d’handicap, non debbano fruire di alcuna forma di assistenza e di precedenza ?
3) E’ normale che si consentano di organizzare sedute , concentrando in un solo giorno numeri da stadio, con enormi disagi all’utenza proveniente da tutta la provincia e tempi di attesa di ore e ore che si protraggono addirittura fino a notte?
4) E’ normale che i numeri assegnati, suppongo per la tutela della privacy, vengano abbinati con chiamate nominali e che i tempi di attesa per visite e rilascio delle certificazioni siano snervanti?
5) E’ normale che in un ufficio sanitario pubblico i medici non debbano indossare il camice e tutto il personale non debba esibire il tesserino identificativo così come previsto dalla Circolare del Ministro Brunetta del 15/2/2010 e dall’art.69 decreto legislativo n.150/2009?
6) E’ normale che i pazienti siano sottoposti a visita medico-oculistica, con la lettura della tabella, da persone non meglio identificate con il fondato sospetto di non appartenere ad alcuna categoria medica o paramedica considerato che nessuno portava il camice e alcun cartellino identificativo?
Preg.Mo Dr.Baldari , la sanità siciliana non attraversa di certo un buon momento. A torto o a ragione si parla dei tagli alla spesa e di chiusura di servizi e di ospedali ma ben poco di servizi sanitari in materia legale e fiscale poiché sembra un argomento tabù. La gente è presa da una allarmante rassegnazione quando deve necessariamente avvalersi di questi servizi . I controlli ( qualità dei servizi, questionari, etc) sono pressocchè inesistenti e poche sono le persone che denunciano questo tipo di “malasanità” che attanaglia e subisce in particolar modo la fascia sociale più debole ed esposta ai soprusi. Sottolineo la povera gente perchè è proprio quella che ieri sera ho visto mortificata e rassegnata in quegli uffici, che non aveva la forza ed il coraggio di sillabare una frase di dissenso, di protesta, per reclamare i diritti a fronte di doveri che vengono disattesi. Un malcostume che trova terreno fertile nella debolezza umana, nella paura di protestare , di subire tutto pur di uscire al più presto dall’incubo ma con il certificato medico in mano.
Scusi lo sfogo Sig.Direttore Generale, ma ieri sera mi sono vergognato per quello che ho visto e sentito paragonabile a paesi da terzo mondo e che giustifica il luogo comune della rinomata efficienza sanitaria del nord con la atavica inefficienza sanitaria del meridione.
Poiché tutto quello che penso e dico poi lo faccio Le comunico che avevo preannunciato, al Dr.Nino Milana che avrei informato la S.V di quanto accaduto che ahimè non risulta essere il frutto di una particolare e sfortunata ma episodica giornata ma risponde ad una pratica consolidata nel tempo. Lo sa cosa ha risposto il Dr.Nino Milana, in presenza di tanti testimoni? Lui (poverino!) si sacrifica per lo stato , che ieri aveva saltato il pranzo (ahimè) e che non gliene fregava un bel niente che avrei relazionato tutto alla S.V.
Spero con questa mia denuncia pubblica, scevra da ogni strumentalizzazione di tipo politico, che la S.V. si adoperi urgentemente per correggere ed eliminare tutti i disservizi ed i disagi che si arreca all’utenza di tutta la provincia magari decentrando in vari comuni il servizio di revisione delle patenti e soprattutto applicando rigorosamente il rispetto della privacy , la tutela e l’assistenza di anziani, portatori d’handicap, indigenti. Tocchi i gangli vitali di questo disorganizzato apparato sanitario , se ci sono Dirigenti di servizio non all’altezza del compito assegnatogli, li rimuova, li sostituisca con seri e bravi professionisti che abbiano a cuore i problemi dei cittadini . Nessuno è inamovibile, soprattutto se lautamente pagato. Crei nella nostra Provincia un’Organizzazione sanitaria degna di questo nome con servizi efficienti e personale competente e cortese la Popolazione gliene sarà grata.
Deferenti ossequi

Piazza Armerina 6 luglio 2011
Fabrizio Tudisco
Coordinatore PDL Piazza Armerina









Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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