Sono alcune centinaia i giovani provenienti dalla Diocesi di Piazza Armerina che hanno partecipato alla GMG di Madrid appartenenti a varie parrocchie di Piazza Armerina, Gela, Enna, Barrafranca, Niscemi coordinati dalla pastorale giovanile diocesana. Nutrita la presenza degli appartenenti a movimenti e gruppi eccelsiali: dal Rinnovamento nello Spirito al Cammino Neocatenuenale, dalla Gioventù salesiana al movimento Ecclesiale Carmelitano di Enna. È stato presente il vescovo mons. Michele Pennisi con quattro sacerdoti e il dr. Salvatore Martinez Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito.
Mons. Pennisi nei giorni 17 e 18 Agosto ha tenuto nella parrocchia della 'Virgen Madre' di Leganes a Sud di Madrid due catechesi per 500 giovani provenienti dalle diocesi di Imola e Piazza Armerina. Il vescovo, rilanciando il tema proposto dal Papa della radicalità della fede in Cristo si è soffermato sull'importanza dell’incontro con Gesù Cristo nella comunità ecclesiale e sull’impegno di essere testimoni del Vangelo, rinnovando anche il modo di evangelizzare, proponendo un volto della Chiesa che sia giovane e vivo. La fede in Cristo, secondo Mons.Pennisi, deve porre le sue radici in ogni singolo aspetto della vita quotidiana, soprattutto nella sfera relazionale e socio-politica, considerata dal Papa come la più alta e nobile forma di amore verso il prossimo invitando i giovani a promuovere una cultura del lavoro anche manuale e della cooperazione. Il vescovo ha esortato di essere testimoni di Cristo che propongono con sempre rinnovata gioia una persona che ha trasformato le loro vite e non 'testimonial' che propagandano un messaggio che loro stessi non vivono. Un gruppo di giovani della diocesi si è incontrato anche con il Card. Angelo Bagnasco che li ha esortati a vivere con coraggio e gioia la loro vocazione cristiana.
Abbiamo chiesto al vescovo un bilancio della GMG.
Si tratta di un bilancio spirituale, apostolico e umano ricchissimo. In primo luogo in questa Giornata mondiale si è visto il fondamento di questi eventi: l’incontro personale dei giovani con Cristo che la presenza di Benedetto XVI ha reso più palpabile. Credo che per moltissimi giovani questa esperienza segnerà un cambiamento della loro vita. Mi hanno colpito le immagini forti della notte della Veglia di preghiera col Papa, con quella tempesta che è durata 20 minuti, che non ha scoraggiato il Papa dal continuare colpito dalla reazione festosa dei giovani alla pioggia e al vento. Poi il momento dell’Adorazione eucaristica, il silenzio immenso di quella moltitudine infinita, sbocciato alla fine in una grande gioia che sgorga dal cuore. La parola spagnola che è risuonata più di tutte è stata “alegria”.La gioia dei giovani è stata splendida. L’impressione maggiore è stata vedere le strade di Madrid in festa, veramente una grande festa dell’allegria… E’ stata una testimonianza che la vita a partire dal Vangelo si può vivere con gioia anche nelle situazioni difficili.
Ci sono state difficoltà?
La difficoltà più grande è stata quella climatica: sabato, sulla spianata di Cuatro Vientos, c’erano un caldo veramente asfissiante. Poi, durante l’incontro del Papa, mentre stava pronunciando il suo discorso, c’è stato invece un forte temporale che ha ovviamente creato disturbo. Quello che mi ha colpito è stata la pazienza di oltre un milione e mezzo di giovani., che hanno dovuto sostenere lunghe file per i pasti, per accedere sulla spianata ed anche per usufruire dei servizi. La difficoltà maggiore, all’inizio, è stata quella dell’acqua: faceva molto caldo, i giovani dovevano bagnarsi la testa e bere molto per evitare le insolazioni e devo dire che i centri di soccorso erano pieni di persone che avevano subìto colpi di sole. Anche una accompagnatrice della nostra diocesi si è sentita male ed è stata ricoverata per alcune ore in ospedale.
C’è stata la delusione per non poter ricevere la Comunione durante la Messa del Papa , perché sono crollate alcune strutture dove erano conservate le ostie, ma nel pomeriggio molti giovani si sono riversati nelle parrocchie per ricevere la Comunione. Quello che ha colpito a Madrid è stato l’atteggiamento di questi giovani che,non ostante l’ostilità di alcuni gruppi di “indignatos” che li hanno insultati ed hanno lanciato loro delle bottiglie piene di acqua, non hanno reagito ma con canti e balli, hanno creato un clima di festa in tutta la città.
C’è stata qualche esperienza particolare?
Ci sono state difficoltà?
La difficoltà più grande è stata quella climatica: sabato, sulla spianata di Cuatro Vientos, c’erano un caldo veramente asfissiante. Poi, durante l’incontro del Papa, mentre stava pronunciando il suo discorso, c’è stato invece un forte temporale che ha ovviamente creato disturbo. Quello che mi ha colpito è stata la pazienza di oltre un milione e mezzo di giovani., che hanno dovuto sostenere lunghe file per i pasti, per accedere sulla spianata ed anche per usufruire dei servizi. La difficoltà maggiore, all’inizio, è stata quella dell’acqua: faceva molto caldo, i giovani dovevano bagnarsi la testa e bere molto per evitare le insolazioni e devo dire che i centri di soccorso erano pieni di persone che avevano subìto colpi di sole. Anche una accompagnatrice della nostra diocesi si è sentita male ed è stata ricoverata per alcune ore in ospedale.
C’è stata la delusione per non poter ricevere la Comunione durante la Messa del Papa , perché sono crollate alcune strutture dove erano conservate le ostie, ma nel pomeriggio molti giovani si sono riversati nelle parrocchie per ricevere la Comunione. Quello che ha colpito a Madrid è stato l’atteggiamento di questi giovani che,non ostante l’ostilità di alcuni gruppi di “indignatos” che li hanno insultati ed hanno lanciato loro delle bottiglie piene di acqua, non hanno reagito ma con canti e balli, hanno creato un clima di festa in tutta la città.
C’è stata qualche esperienza particolare?
I giovani del Cammino neocatecumenale sono arrivati in pullman dalla Sicilia e rima di arrivare a Madrid sono stati a Castelgandolfo dove sono stati salutati da Benedetto XVI e hanno compiuto una “missione popolare” in alcune città del Nord Italia: si sono recati con coraggio nelle strade, portando striscioni e cantando, per testimoniare la loro gioia dell’incontro con Cristo anche agli altri giovani anche lontani dalla Chiesa.