martedì 20 settembre 2011

"Hanno trasferito l'ufficio sanitario". Proteste del duo Fioriglio-Incardona

Piazza Armerina. “L’ufficio sanitario è stato trasferito dal corpo F nei locali dell’ospedale al 6 piano. E’ un grosso problema soprattutto per i bambini che vanno a vaccinarsi”. Il duo Fioriglio-Incardona non perde occasione per sollecitare il sindaco ad affrontare alcuni problemi. In questo caso i due lamentano il trasferimento dell’ufficio sanitario nei locali del nosocomio e parlano del pericolo della promiscuità con alcuni reparti soprattutto per i bambini che devono recarsi in ospedale per le vaccinazioni.




Dicono i due rivolgendosi a Nigrelli: “ Caro Sindaco, desideriamo informarti che l’Ufficio Sanitario è stato trasferito dal corpo F annesso ll’Ospedale, nei locali del 6° piano del Nosocomio M. Chiello, deve era ubicato l’ex reparto di Cardiologia. Non ci compete entrare nel merito del provvedimento, ma non possiamo ignorare l’importate servizio sociale che esercita l’Ufficio del Medico Sanitario, nei confronti della collettività con competenze dell’igiene pubblica e dei servizi vari. Ci preme di più fare rilevare l’obbligo per quanti si recano per l’effettuazione delle vaccinazioni dei bambini, nonostante il divieto d’ingresso negli Ospedali, con l’uso dell’unico ascensore, utilizzato anche dagli ammalati ricoverati. E’ ovvio il disagio fisico e psicologico dell’utenza, specialmente dei bambini che ogni giorno vengono accompagnati dai loro genitori. Ciò posto ti invitiamo della città Fausto Carmelo Nigrelli a voler assumere ogni iniziativa utile, contattando opportunamente chi di competenza al fine di trovare una idonea e giusta soluzione all’inconveniente che, tenendo conto delle procedure d’ufficio, non penalizzi una categoria che va più tutelata e protetta. Un servizio sociale, deve conciliare le esigenze legittime per le quali sono previste particolari attenzioni per evitare conseguenze negative. Per il resto – concludono Basilio Fioriglio e Renato Incardona - ti assicuriamo la piena solidarietà per quanto vorrai fare in merito”. Intanto si è afflosciato l’interesse dei politici per l’ospedale. Dopo la storica manifestazione del primo aprile che ha visto la presenza di ben 5000 persone per le strade della città sembra che la protesta si sia fermata.



Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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