AUGURI NATALIZI AUTORITA’ 2011 RAPPORTO SULLE POVERTA’ NELLA DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA 16 dicembre 2011
Desidero porgere un caloroso benvenuto e un sentito ringraziamento a tutti voi che condividete pubbliche responsabilità che questa sera ci onorate con la vostra presenza.
Come ogni anno in occasione del Santo Natale la Caritas Diocesana e l’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale organizzano questo incontro per lo scambio degli auguri natalizi e colgono l’occasione per affrontare una tematica attuale di interesse comune.
La festa del Santo Natale ci offre l’occasione di riflettere su chi è Dio e su chi è l’uomo, al cui servizio tutti noi , a diverso titolo, siamo chiamati.
Il giornalista Giampaolo Pansa ha scritto di parlare con sua moglie di Dio:" non di un Dio anziano, col barbone. No, di un Dio bambino, buono, tenero. Penso a Dio con quelle fattezze, perché mi sembra più disposto a perdonare le mie sciocchezze e i miei peccati… se dovessi riscoprire Dio credo che sarei guidato da quel bambino, dal Dio di Natale, dal Dio della nascita”.
Il Natale è il segno concreto dell' amore di Dio per l'umanità e per ciascuno di noi, è la festa della bontà e della benevolenza di Dio per noi e il fondamento sicuro di una pace autentica fra gli uomini, è la festa della tenerezza , dell'affezione di Dio verso l'uomo.
Nel mistero del Natale conosciamo finalmente Dio, ma riconosciamo anche la nostra dignità di uomini e donne creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Il dono più grande che il Signore ci ha fatto è l'essersi fatto nostro fratello e compagno di viaggio della nostra vita per rivelarci la nostra dignità di figli di Dio.
Ha scritto il poeta francese Charles Peguy:” Egli era proprio tranquillo nel cielo e non aveva affatto bisogno di noi. Perché è venuto al mondo?… Un Dio, amico mio, Dio si è scomodato, Dio si è sacrificato per me. Ecco il cristianesimo….Un uomo Dio, un Dio uomo… Il cristiano è profondamente umano… perché il solo che abbia messo l’umanità al prezzo di Dio. L’uomo, l’ultimo dei poveri, il più miserabile dei peccatori, al prezzo stesso di Dio”.
Il Natale ci obbliga quindi non ad evadere nel sogno ma ad interessarci dei problemi reali dell’umanità delle persone con cui ci incontriamo ogni giorno.
La crisi non solo economica ma anche culturale , sociale e politica che sta attraversando la nostra società ci offre l’occasione per riflettere sulle vecchie e nuove povertà del nostro territorio al fine di trovare possibili vie d’uscita con la collaborazione di tutti, attraverso l’elaborazione di alleanze educative e di patti sociali e la costruzione ed attivazione di reti operanti attorno ai servizi alle persone e la promozione di nuove forme di partecipazione e di cittadinanza attiva e responsabile.
La Diocesi di Piazza Armerina, attraverso l'ufficio Caritas, in risposta alla crisi si propone di tracciare un percorso di animazione e di testimonianza per promuovere segni di vita e di speranza, con servizi più stabili e strutturati sui problemi sociali più emergenti.
La Caritas diocesana in questo ultimo anno ha portato avanti delle attività che scaturiscono da un'attenta analisi del problema della povertà dilagante, dalla riflessione intorno ai temi della lotta alla povertà e all'esclusione sociale soprattutto dall'incontro quotidiano con i poveri delle nostre città che bussano alle porte delle parrocchie. In primis la Caritas ha aumentato gli interventi di tipo economico per alleviare seppur momentaneamente le difficoltà di molte famiglie, ha puntato a rafforzare la relazione di aiuto e di ascolto avvalendosi della collaborazione di figure competenti, ha incrementato l'attività pastorale e di animazione del territorio per testimoniare partecipazione alla vita di tutti.
Questa riflessione questa sera viene stimolata dalla presentazione del rapporto regionale delle Caritas della Sicilia realizzato in collaborazione con Ecosmed, dal titolo “Le conseguenze della crisi viste da Sud. Dossier sulle povertà e sulla policy per un autentico sviluppo umano” che ci sarà presentato dal dott. Gaetano Giunta e dall’illustrazione dei dati sulla povertà nel territorio della nostra diocesi da parte dott. Salvatore Rizzo.
Mons. Michele Pennisi vescovo di Piazza Armerina
Presentazione relatori
Il Dott. Gaetano Giunta laureato e dottore di ricerca in fisica, ha avuto diversi incarichi all’Università degli studi di Messina dal 1994/98 è stato assessore alle politiche sociali comune di Messina. Nel 1998 ha fondato con altri esperti, il centro studi interdisciplinare ECOS-Med ( sull’economia e sulle politiche sociali) e di cui è stato presidente. Nel 2000 ha rappresentato Caritas italiana al coordinamento europeo di Bruxelles, nel 2001 è stato cofondatore della Fondazione regionale antiusura Padre Pino Puglisi , nel 2002 è stato cofondatore dell’Università della Strada nel Mediterraneo, in collaborazione con il gruppo Abele di Torino. Attualmente è segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina costituitasi nel luglio del 2010. E’ autore di numerosi progetti per la socializzazione del territorio: per le scuole; per la lotta alle mafie (ha collaborato in modo determinante per la nascita dell’associazione antiracket messinese); per la cultura e lo sport; per la promozione dell’economia sociale e dell’imprenditorialità giovanile; per la multiculturalità e la pace. E’ autore di numerose pubblicazioni . Sono numerose le comunicazioni e le relazioni i convegni nazionali ed internazionali.
Dott. Salvo Rizzo si è Laureato in Scienze del Servizio Sociale e svolge la professione: di Assistente sociale, iscritto all’Ordine Regionale della Sicilia.E’ Socio fondatore e collaboratore della Società cooperativa Ecos-Med, di Messina .Si occupa di ricerca, di formazione degli operatori sociali, di progettazione sociale e di azioni di prevenzione e promozione socio-culturale. In particolare progetta e coordina le attività formative. Da Gennaio 2010 è Presidente del Consorzio Sol.E e si occupa della programmazione e del coordinamento regionale.Da Febbraio 2010 è consigliere di amministrazione della Fondazione di Comunità di Messina Dal 2004 collabora come Consulente con la Caritas italiana e Delegazione Caritas di Sicilia. ( Si occupa del coordinamento di un gruppo di lavoro multi-disciplinare per lo studio dei servizi e delle politiche sociali e la realizzazioni di azioni di ricerca socio-economica sui fenomeni di povertà ed esclusione sociale in Sicilia. In questa veste partecipa al tavolo sulle Politiche sociali ed al gruppo di ricerca sulle povertà di Caritas italiana. E’ coautore e autore di varie pubblicazioni Ha coordinato la ricerca e curato la pubblicazione dei Dossier sulle povertà.
La Diocesi di Piazza Armerina, attraverso l'ufficio Caritas, si propone di tracciare un percorso di animazione e di testimonianza per promuovere segni di vita e di speranza, con servizi più stabili e strutturati sui problemi sociali più emergenti. Grazie al lavoro svolto dai centri di ascolto promossi e attivati nei quattro centri più popolosi della Diocesi Niscemi, Enna, Piazza Armerina e Gela, la Caritas ha potuto constatare un netto aumento delle famiglie in situazione di bisogno indotte a cercare aiuto all'esterno per fronteggiare una forte crisi economica ma anche sociale. Dall'esame dunque dei dati raccolti emerge l'immagine di una popolazione che ad essi si rivolge per risolvere principalmente un problema di sussistenza per far fronte ai bisogni primari della persona. Accessori ma non meno importanti sono i rimanenti servizi offerti (spazi di socializzazione, ricerca di un lavoro…), determinanti nel migliorare le condizioni di vita delle persone. Negli ultimi dodici mesi sono circa 250 le famiglie che si sono rivolte ai centri e che sono state aiutate, ciò avvalla l'ipotesi che non si tratta di un fenomeno meramente transitorio o stagionale, bensì un segnale di cambiamento strutturale che merita attenta considerazione. A sostegno di tale convincimento si chiama in causa l'aumento della disoccupazione, il lavoro nero e sottopagato, i salari bassi a fronte del caro vita ma anche problematiche sociali collaterali che contribuiscono al generale impoverimento. Alla luce di questo quadro, la Caritas intende dunque avviare un progetto volto a sostenere famiglie e singoli in situazione di estrema povertà economica e sociale, pensando un percorso che va oltre l'assistenzialismo e che miri all'autodeterminazione della persona affinché prenda coscienza della propria identità e in piena autonomia migliori la propria condizione di vita. La crisi economica e finanziaria del 2008, che ha coinvolto molti paesi industrializzati, ha determinato conseguenze negative di lungo periodo per la crescita e l’occupazione .Il bilancio demografico della Diocesi di Piazza Armerina dopo molti anni risulta di nuovo positivo, notevoli restano i flussi migratori. La situazione del mercato del lavoro della diocesi, esaminata sotto la luce del livello di inoccupazione, mostra una situazione molto grave. Pone, infatti, Enna al secondo peggior valore italiano dopo la corregionale Agrigento (con 16,3%), e Caltanissetta al terzo valore più alto d’Italia, con un valore pari 15,7%.Il tenore di vita dei residenti è modesto, e oltre che decisamente inferiore al livello medio italiano, risulta peggiore di molte altre realtà del Sud. Il reddito pro-capite, nel 2007, si attesta ad un livello di circa € 11.924 per Enna e di € 10.700 per Caltanissetta, contro gli oltre € 16.000 nazionali. L’incidenza dei consumi alimentari è la più elevata del Paese (23,3%) che sta ad indicare la necessità di spendere essenzialmente per soddisfare bisogni primari. Dai dati del Banco alimentare per quanto riguarda i centri di natura ecclesiale o di ispirazione cristiana dei Comuni della diocesi di Piazza Armerina risulta che le persone che si rivolgono a detti centri per ricevere degli alimenti sono almeno 13.000 nell’ultimo triennio. I bisogni degli utenti Caritas sono legati principalmente al problema della povertà economica, al problema dell'occupazione, e in aumento sono anche le esigenze abitative soprattutto per gli stranieri; seguono i problemi familiari: conflitti, separazioni,violenze. Le famiglie in situazione di disagio economico e sociale sono numerose, ma non si conosce il numero reale perché i centri di ascolto o non sono presenti in tutti i paesi della Diocesi o non sono ben strutturati e in grado di lavorare in rete. In questo ultimo anno grazie al lavoro svolto dai Centri di ascolto attivi nei 4 paesi più popolosi della Diocesi (Piazza Armerina, Enna, Gela e Niscemi), nell'ambito del progetto "La solidarietà fa rete: dalla Carità alla Speranza", si è in grado di offrire un dato significativo delle famiglie che versano in una situazione di bisogno e indotte sempre più a cercare aiuto all’esterno per fronteggiare situazioni di forte crisi non solo economica, ma anche sociale; spesso povertà è anche sinonimo di esclusione sociale. In particolare, sono circa 250 le famiglie che ad oggi si sono rivolte ai centri di ascolto per risolvere problemi di sussistenza. Le tendenze evolutive del fenomeno della povertà sul territorio possono essere colte attraverso alcune valutazioni fornite dagli operatori dei centri che, per quanto soggettive, riflettono pur sempre la percezione e l’esperienza degli “addetti ai lavori”. Secondo tali opinioni si ricava l’immagine di un fenomeno in netto aumento, sia nell’affluenza quotidiana al centro, sia nel numero di soggetti che vi hanno fatto ricorso nel corso degli ultimi 12 mesi; questo secondo dato consente altresì di accreditare l’ipotesi che lo stesso aumento dell’affluenza non sia da considerarsi un fenomeno meramente stagionale, e dunque transitorio, bensì il segnale di un cambiamento strutturale che merita attenta considerazione. A sostegno di tali convincimenti, la motivazione di gran lunga più frequente chiama in causa il fenomeno dell’aumento della disoccupazione, le cause che seguono per importanza sono ancora di natura economica: l’aumento del caro vita, le condizioni socio- economiche disagiate e, infine, un più generale aumento di problemi gravi. Da un'attenta analisi della casistica dei soggetti attenzionati dalla Caritas diocesana emerge che gli utenti destinatari del progetto sono incapaci di gestire le proprie risorse a causa della bassa scolarizzazione; hanno conoscenze limitate riguardo all’ambiente in cui vivono e hanno una scarsa possibilità di accesso ai servizi offerti.
La Caritas diocesana in questo ultimo anno ha portato avanti delle attività che scaturiscono da un'attenta analisi del problema della povertà dilagante, dalla riflessione intorno ai temi della lotta alla povertà e all'esclusione sociale condotta insieme ad altre Caritas a livello regionale e soprattutto dall'incontro quotidiano con i poveri della città che bussano alle porte delle parrocchie. In primis la Caritas ha aumentato gli interventi di tipo economico per alleviare seppur momentaneamente le difficoltà di molte famiglie, ha puntato a rafforzare la relazione di aiuto e di ascolto avvalendosi della collaborazione di figure competenti, ha incrementato l'attività pastorale e di animazione del territorio per testimoniare partecipazione alla vita di tutti. Al fine di poter raggiungere con esiti positivi gli obiettivi indicati nel progetto, occorre lavorare in rete con le seguenti realtà presenti nel territori diocesano che con adeguata esperienza si occupano in modo diretto e indiretto di far fronte ai bisogni delle persone in gravi difficoltà.Essi in particolare operano nel campo dell’assistenza e dell’accoglienza alle famiglie, agli immigrati, agli anziani, ai disabili, ai minori, ai detenuti; e nel campo dell’inclusione sociale attraverso la creazione di occasioni lavorative.
- Centri di ascolto diocesani in alcuni comuni
- A.V.U.L.S.S. (Associazione Volontariato Unità Locale Socio Sanitario)preesnza nell’ospedale e in carcere
- Associazione il Girasole per portatori di handicap
- Associazione La Tenda- Prima Accoglienza persone in difficoltà (Enna)
- Associazione di promozione umana e sociale “Senza Confini” Onlus (Gela)
- CIF (Centro Italiano Femminile) centro di ascolto
- Centro di Accoglienza Don Pietro Bonilli S.S.Famiglia di Spoleto (Niscemi) (accoglienza donne in difficoltà posti 15)
- ACLI di Enna
- Comunità Frontiera “ Lillo Zarba”(Pietraperzia): minori
- Istituto di Promozione Umana “Mons. Francesco Di Vincenzo: carcerati ed ex carcerati, minori immigrati
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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