...io dico che è arrivato il momento di dire BASTA a questa carnevalata del "Natale".
Non sarebbe il momento di cambiargli quantomeno il nome?
Riflettiamoci un attimo:
Il 25 Dicembre, secondo la tradizione cristiana, si celebra la "nascita del Figlio di Dio, sceso in Terra per la salvezza dell'umanità".
Tralasciando - perchè esula dagli scopi di questa dissertazione - le valutazioni sugli "esiti e/o i risultati" ottenuti a seguito della "missione" intrapresa dal "Figlio di Dio" e la conseguente "opportunità" dei festeggiamenti, appare comunque interessante o
Vestendo gli abiti da osservatore laico, infatti, emergono ulteriori e ancor più inquietanti interrogativi sullo "stato dell'arte" di tale ricorrenza "spirituale".
Il povero-smarrito-ignorante-peccatore non-praticante, altresì, non dovendo investire la prima metà del proprio tempo - "Ora et labora" - nello studio delle "Sacre Scritture" e nella pratica delle "Sacre Liturgie", può avere modo di cimentarsi nelle più "profane e sacrileghe" attività di raccolta dei dati relativi alle "attività propedeutiche" del "Santo Natale".
Egli, addirittura, potrebbe accedere ai contenuti del World Wide Web allo scopo di conoscere i Costi relativi le Spese di Illuminazione Urbana straordinaria per le festività.
Seppur impossibilitato a comprendere la "inesorabile necessità" di illuminare a giorno "la discesa in Terra del Salvatore", il "peccatore", potrebbe acquisire che una cittadina come Torre Del Greco (Napoli), spenderà quest'anno 300.000 euro per "approntare" il comune al "Sacro Evento".
Insegne luminose, concerti, giochi pirotecnici e... ovviamente... le "Fiere". Eh si! In fin dei conti, "alla fine della Fiera", siamo tutti festeggiati! Occorrerà dimenticarsi - nel caso della Campania - della criminalità organizzata o della disastrosa situazione dei rifiuti!
Si celebra la "Nascita del Salvatore", quindi, dobbiamo assolutamente scambiarci i regali natalizi!
Io, povero-smarrito-ignorante-peccatore non-praticante, tra nipoti, cugini e figli dei cugini ho in famiglia 6 bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni e mi trovo spesso ad entrare nelle loro camerette: vi garantisco, non sono più "camere", ma ludoteche. Sembra di stare all'interno del film "Toy-Story", con l'unica differenza che non si tratta di fiction d'animazione e che i protagonisti... sono i vostri figli.
Sommersi da prodotti di mercato, ormai, la prima "locuzione" appresa dagli infanti è:
- "E' mio!!!"
Sono pronto a scommettere con chiunque voglia confutarlo che la totalità dei bimbi quando non ha ancora imparato a dire "Ti voglio bene", di sicuro, ha già padronanza assoluta degli aggettivi possessivi.
Il primo insegnamento "spirituale" trasmesso alle nuovissime generazioni è, sempre e comunque, il concetto di "proprietà". Non spendiamo nessuno sforzo nel tentativo di trasferire ai giovanissimi alcuna cognizione sul significato della "felicità", perchè già a due anni, quasi per "metempsicosi delle leggi del mercato", i vostri figli imparano che la Felicità è totalmente dipendente dalla quantità e qualità di beni e servizi a loro disposizione.
Osservateli quando stanno con i loro amichetti, soprattutto in questi giorni. Non li sentirete parlare d'altro.
Nessun altro argomento o interesse stimolerà le loro discussioni se non:
- "A te cosa regalano questo Natale?";
- "Cosa ti fai regalare per Natale?";
- "Hai già scelto il tuo regalo di Natale?".
E tutto ciò diventa immensamente più inquietante quando, questi bambini, seduti a tavola per il pranzo o la cena, vengono "sollecitati" dai genitori all'orazione rituale del "Padre Nostro" necessario perchè "Babbo Natale porti un bel giochino anzichè il carbone".
Da povero-smarrito-ignorante-peccatore non-praticante mi chiedo cosa rimarrà del Natale, il 26 Dicembre, nelle sovraeccitate tastoline dei nostri incolpevoli figlioli o nipotini.
Di certo rimarrà il confronto tra amichetti dei giocattoli ricevuti: "...guarda quanto è bello il mio!"; "...tu non hai avuto niente di simile!"; "...io sono migliore di te: guarda i miei regali!".
Ovviamente, da povero-smarrito-ignorante-peccatore non-praticante, nutro parecchie perplessità sulla possibilità di cambiamento dei "valori spirituali" a cui vengono educati i più giovani.
Ma ho una certezza:
I Cristiani in età adulta, a differenza dei loro figli, non hanno alcuna speranza.
Sono già irrimediabilmente perduti.
Se in questi giorni, i bimbi, non pensano ad altro che al prossimo giocattolo che riceveranno, i genitori, hanno una sola preoccupazione:
- "Cosa accidenti mangiamo questo Natale?"
Sia che si tratti di "celebrare" in un ristorante di lusso pittosto che "elevarsi spiritualmente" intorno a sterminate tavole imbandite nelle proprie abitazioni, i quesiti ricorrenti sono sempre gli stessi:
- "Per antipasto?";
- "E come primo?";
- "E il contorno del secondo?";
- "Quante bottiglie prendiamo?";
Eh già! Perchè da bravi "cristiani praticanti" non vorrete mica che si arrivi alla mezzanotte della vigilia a stomaco vuoto?!?
Quindi su! Dai! Che si dìa il via al solito OLOCAUSTO delle "Creature di Nostro Signore"!
In milioni verranno massacrati tra ovini, bovini, caprini o le più esotiche "pietanze per lo spirito".
E cosa importa se tutto ciò non avrà alcun riferimento con gli insegnamenti che da - consentitemi di dire - almeno 6000 anni sono giunti a noi dalle antiche civiltà.
L'importante sarà aver speso migliaia e migliaia di euro per sedere ai nostri luculliani banchetti di celebrazione, aver dato una spinta all'economia e soprattutto aver trascorso ore ed ore nei veri "Luoghi di culto" moderni: i Centri Commerciali.
Ma non temete, sarete tutti redenti poichè a mezzanotte del 24 basterà andare nei rispettivi "Centri di preghiera" ed intonare:
- "Per mia colpa, mia colpa... mia grandissima colpa".
...nel pieno della digestione, magari tra un rigurgito e un'emissione di gas intestinale.
Io me ne chiamo fuori subito... e sento comunque di aver fatto tardi...
Buon Natale!
Saluti,
Gaetano Barresi