Nella giornata scorsa, gli uomini della Sezione Polizia Stradale di Enna – diretti dal Vice Questore Aggiunto dott. Fabio D’Amore - e gli uomini del Commissariato di P.S. Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un giovane piazzese, M.M, classe 1993, piazzese, poiché ritenuto responsabile del reato di art. 116/ 13° e 18° e art.187/7° del C.d.S., per guida senza patente e sotto l’effetto di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, ricercato per non essersi fermato, dopo aver provocato un incidente, tamponando uno Scooter, e facendo rovinare in terra il conducente, dandosi a precipitosa fuga.
In particolare, nella mattinata in argomento, un agente, in servizio presso la Sezione di Polizia Stradale di Enna, transitando libero dal servizio nella centrale piazza Senatore Marescalchi di Piazza Armerina, notava improvvisamente che una Fiat Punto frenava bruscamente, tamponando uno Scooter e facendo rovinare in terra il giovane conducente.
In considerazione del fatto che il giovane autista, si fosse dato a precipitosa fuga, malgrado si fosse accorto dell’incidente che aveva causato, l’operatore di Polizia, e gli agenti del Commissariato armerino, dallo stesso allertati, iniziavano un inseguimento, assicurandosi preventivamente che il malcapitato centauro, non fosse in gravi condizioni di salute e fosse stato soccorso dalle persone presenti.
Durante, l’inseguimento protrattosi per diversi chilometri, il conducente della Fiat Punto, mettendo a rischio l’incolumità dei passanti, poneva in essere numerose infrazioni anche al codice della strada.
Nonostante il sopraggiungere di altre pattuglie del Commissariato di Piazza Armerina, il giovane autore del mancato soccorso riusciva, in un primo momento, riusciva far perdere le proprie tracce lungo le contrade vicine al centro abitato. Tuttavia, dopo una breve attività di ricerca e di acquisizione di notizie, si riusciva a rintracciare il soggetto in argomento, M.M, odierno indagato.
Nel frattempo i poliziotti accertavano altresì che il guidatore dello scooter scaraventato a terra, aveva riportato solo qualche ammaccatura, fortunatamente non grave.
Accompagnato M.M. presso gli Uffici del Commissariato di P.S. della città della Madonna delle Vittorie, al fine di procedere alle contestazioni amministrative e penali, lo stesso ammetteva le proprie responsabilità, giustificando il suo mancato soccorso con la paura di aver causato dei danni irreparabili. Nella medesima circostanza, lo stesso aggiungeva, altresì, di aver fatto uso di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida dell’autovettura, risultata poi essere di proprietà di un congiunto.
Atteso ciò, il giovane, veniva accompagnato presso l’ospedale, ove sottoposto agli accertamenti sanitari opportuni, risultava positivo all’assunzione di sostante stupefacenti del tipo marijuana.
All’ M.M., venivano contestate, altresì, numerose infrazioni al C.d.S., ed in particolare, art.193/2° (sprovvisto di copertura assicurativa), 80/14° (sprovvisto di revisione), 189/1° e 5° (proseguire la marcia senza fermarsi dopo aver causato sinistro stradale senza feriti), 148/16° (sorpasso di veicoli fermi al semaforo), 146/3° (sorpasso di intersezione stradale con semaforo rosso), 148/16° (sorpasso in curva a visuale non libera), 40/8° (superamento della linea continua) e 6/14° (violazione della segnaletica stradale).
Inoltre, al congiunto del giovane, intestatario del veicolo condotto dall’indagato, veniva contestato l’art.116/12° (incauto affidamento) per aver affidato la propria autovettura a persona sprovvista di patente di guida.
Sulla scorta di quanto accertato, l’autovettura condotta dal denunciato veniva, dunque, sottoposta a sequestro, e contestuale fermo amministrativo, mentre il M.M, oltre ad essere destinatario di diverse contestazioni per le numerose violazioni al codice della strada, veniva deferito alla Procura della Repubblica erea, per il reato di guida senza patente e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, assunte volontariamente.