giovedì 19 aprile 2012

Rissa per lavori a casa del vicino. Arrestati


 TITOLO: “Lui protesta per i lavori di ristrutturazione eseguiti in tarda ora nell’appartamento limitrofo, e viene aggredito dal vicino, aiutato dal figlio, che evade dalla detenzione domiciliare, entrambi utilizzando una pesante catena d’acciaio, con cui lo feriscono e gli distruggono la vetrata dell’ingresso dell’abitazione, incurante della moglie e del bimbo di pochi anni, presenti ai fatti; lui reagisce, e colpisce gli avversari, lanciando un martello lungo più di mezzo metro, e colpendo il più anziano degli avversari: pregiudicati armerini arrestati dalla polizia.”



Nella notte di ieri, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno eseguito l’arresto di tre pluripregiudicati piazzesi, tale MINNELLA Christian classe1986, Sorvegliato speciale di P.S., nonché sottoposto alla Misura Cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., di LO BARTOLO Luigi, classe, 1981, attualmente sottoposto alla pena sostitutiva della detenzione domiciliare, e del padre LO BARTOLO Salvatore, classe1954, poiché:

- tutti gravemente indiziati dei reati di cui all’art 588 comma 2 c.p e art. 4 legge 110/1975 (Rissa aggravata e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere);
- il LO BARTOLO Luigi, gravemente indiziato anche del reato di cui all’art. 385/1 e 3 comma c.p. (Evasione), per avere violato gli obblighi inerenti la detenzione domiciliare cui lo stesso era sottoposto, allontanandosi dal domicilio ove scontava la pena;
-il MINNELLA Cristian, gravemente indiziato anche del reato di cui all’art 75, c.2 D.L.vo 159/2011, per avere violato le prescrizioni derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S., cui lo stesso era sottoposto, avendo commesso dei reati;
fatti avvenuti la notte scorsa nell’immediata periferia della città dei mosaici.
I FATTI:-
In particolare, la scorsa notte alla sala operativa del Commissariato della città della Madonna delle Vittorie, giungeva una segnalazione circa una rissa in corso, in una zona popolare, immediata periferia della città, ove abitano gli odierni arrestati.
Sul posto intervenivano i poliziotti armerini apprendevano che il MINNELLA Christian aveva subito un’aggressione ad opera dei congiunti LO BARTOLO Salvatore e LO BARTOLO Luigi che lo avrebbero colpito con una catena metallica, ed a sua volta aveva reagito in maniera inconsulta, afferrando un martello, lanciandolo all’indirizzo del LO BARTOLO Salvatore.

A seguito delle perquisizioni operate nelle abitazioni, venivano rinvenute sia la catena metallica sia il martello in ferro, attrezzi che venivano entrambi posti sotto sequestro.

Sui luoghi venivano rinvenute evidenti tracce di una precedente violenta colluttazione ed in particolare si constatava che la porta d’ingresso del domicilio del MINNELLA, realizzata in parte in vetro, presentava i cristalli completamente frantumati, con la presenza di numerosi frammenti di vetro a terra.

Uno degli odierni arrestati, presentava vistose ferite sanguinanti, per cui veniva trasportato in ospedale per le cure del caso.

Al fine di cristallizzare la dinamica di quanto avvenuto venivano avviate immediati accertamenti investigativi da parte degli agenti armerini.

In particolare, si accertava che LO BARTOLO Salvatore avrebbe dapprima litigato animatamente con il suo vicino di casa, MINNELLA Christian, scambiandosi reciprocamente calci e pugni fino a rovinare per terra, sino a quando, in strada era uscito anche il figlio del Salvatore, cioè LO BARTOLO Luigi, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, per infierire anch’egli sul MINNELLA, mentre gli altri presenti avrebbero cercato invano, per diversi minuti, di dividere i rissanti.

Oltre all’evidenza dello stato di flagranza del delitto di rissa - aggravata dalle lesioni di uno dei corrissanti, al quale sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in giorni otto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale armerino - concorrente con il delitto del porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, questi reati ascrivibili a tutti gli odierni indagati, si evidenziava l’ulteriore reato di evasione per il LO BARTOLO Luigi, ed il reato di violazione delle prescrizioni derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S. per il MINNELLA Christian, sottoposto alla predetta misura di prevenzione, oltre al particolare trascorso penale di tutti, che li ha visto tutti gli odierni indagati, nel corso del tempo, numerose volte arrestati, condannati anche per reati contro la persona, nonché tutti già sottoposti a Misure di Prevenzione.

La gravità dei fatti era ravvisabile anche nel concreto pericolo creato dagli indagati, che con la loro condotta non hanno esitato ad aggredirsi reciprocamente, utilizzando come armi oggetti altamente offensivi, usando violenza anche sulle cose, malgrado la presenza di donne e bambini che avrebbero facilmente potuto rimanere feriti, e che, solo per una fortunata circostanza era scampati all’accaduti.

Atteso quanto sopra, i tre uomini, venivano dichiarato in stato di arresto, per i reati sopra indicati, ed ultimate le incombenze del caso gli stessi venivano associati alla Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Enna, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Marco DI Mauro che coordina le indagini.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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