mercoledì 13 giugno 2012

Lettera aperta di Santo Pecoraro al Prof. C. Nigrelli Sindaco di Piazza Armerina


Lettera aperta di Santo Pecoraro al Prof. C. Nigrelli Sindaco di Piazza Armerina 
”VERBA VOLANT, ACTA MANENT” 
Egregio Sig. Sindaco,
con la presente desidero segnalare all’attenzione Sua e delle Autorità competenti in materia di sicurezza stradale una situazione di grande pericolo che riguarda il transito per noi pedoni che ci troviamo spesso nelle condizioni di spostarci dalla periferia Sud della città verso il centro ovvero a dover percorrere il tragitto inverso: per intenderci dal civico 82 della Via Manzoni sino all’innesto con Via Machiavelli in un senso e dal civico ove è ubicata la sede della Polizia di Stato sino all’incrocio con Via Ugo La Malfa nell’altro senso.

Più volte io ed i miei vicini, e siamo migliaia i residenti nella zona, abbiamo informalmente e verbalmente segnalato il disagio ed il pericolo a rappresentanti politici di varia collocazione ( Sic! ), ma come i nostri antenati latini scrivevano “ verba volant et scripta manent”;  oggi è arrivato il momento di attenzionare alla S.V. il problema per iscritto poiché la quantità del traffico e la nuova morfologia della carreggiata hanno portato nella nostra  periferia un intenso traffico che in 40 anni di vita in questo quartiere non avevo mai visto!
Mi spiace scrivere di questo problema solo adesso, avrei dovuto farlo durante il periodo scolastico sicché la S. V. nel vedere scolari e mamme sfiorate dalle auto sarebbe sicuramente intervenuta nell’interesse dei Suoi cittadini; avrebbe rischiato un attacco di cuore nel veder gente anziana sostenuta da uno o più bastoni costretti a camminare sul manto stradale riservato alle auto perché le cunette ovviamente non consentono di deambulare a chi ha già difficoltà di equilibrio. Poi Lei così sensibile al problema dell’ handicap avrebbe notato che è assolutamente sconsigliabile avventurarsi con una carrozzina dalla periferia al centro e viceversa; meglio lasciarli a casa o fargli prendere una boccata d’aria caricandoli in macchina! Lo stesso identico problema hanno le mamme che spingono le carrozzine dei loro bambini: non possono certo mettere le ruote sulle cunette, no?
Lei stesso potrà verificare quanto Le scrivo, nell’interesse comune, percorrendo a piedi il tratto di cui scrivo in direzione Sud da Via Machiavelli là dove questa si innesta con Via A. Manzoni sino al civico 82.
Non si sorprenda nel fare il sopralluogo se vedrà delle persone  percorrere quel tratto lungo la linea di mezzeria della strada; lo fanno perché intelligentemente hanno capito che è l’unica maniera per essere notati dai mezzi che transitano nei due sensi di marcia.

La questione che Le sottopongo è delicata e degna di essere affrontata con provvedimenti urgenti a tutela della incolumità di noi residenti, in particolare di noi anziani avendo tempi di reazione più lenti e dei bambini notoriamente già distratti  e assonati il mattino e stanchi dopo l’orario scolastico.
Intervenga ed intervenga subito; l’unica cosa che posso scrivere ancora è che l’unica tutela esistente sul tratto stradale descritto è un dissuasore che dissuade ben poco, non esistono strisce pedonali all’altezza di Via Ugo la Malfa e della Via A: Moro, la parallela successiva in direzione sud: strade dalle quali ogni giorno escono migliaia di cittadini in auto e a piedi.
Concludo con un piccolo racconto!
L’altro giorno una carissima amica mia, non più giovanissima è venuta a farmi visita ed ha percorso a piedi il tratto che da Via Machiavelli va verso la Via U. La Malfa; arrivata a casa Le ho chiesto chi l’avesse accompagnata “ ..nessuno, sono venuta a piedi” mi ha detto! Ebbene Le ho vietato di ritornare a piedi a casa e nell’ accompagnarla mi ha confessato che un mezzo pesante, anche a causa della sua larghezza e dell’esiguità della carreggiata, l’ha pericolosamente sfiorata.
“Non ci vengo più da te a piedi” ha concluso; sono d’accodo con la mia amica e Lei Sig. Sindaco che ne pensa?
Non mi risponda che c’è un progetto,  etc, etc, : l’incolumità di anziani, donne e bambini non possono aspettare le chiacchiere della politica, ma hanno bisogno di fatti urgenti e concreti.
Verba volant, acta manent.
Distinti saluti!

Piazza Armerina, 12 giugno ’12
                                                                                                                 Santo Pecoraro      

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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