venerdì 21 settembre 2012

A casaaaaaaa prima che facciano altri danniiiiiiiii svegliamociiiiiiiii

Economia, il governo rivede le stime: crescita nel 2013. Allarme consumi e occupazioneCommentaL'uscita dal tunnel comincerà all'inizio del 2013. L'economia alla fine del prossimo anno segnerà ancora un calo (-0,2%) ma soprattutto per effetto di trascinamento di questo 2012 di dura recessione mentre saranno tangibili da subito i primi segnali di ripresa. "La variazione trimestrale del Pil inizierebbe ad essere positiva già a partire dal primo trimestre", assicura il ministero dell'Economia nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, del quale erano stati resi noti gli elementi principali dal governo.
Intanto arriva l'ok di Bruxelles: la Commissione Ue valuta infatti positivamente il "raggiungimento" degli obiettivi di riduzione del deficit 2012 "nonostante la congiuntura economica negativa" e la conferma dell'avanzo primario per quest'anno e il 2013. Confindustria pessimista - Questa l'indicazione che arriva da fonti comunitarie, secondo le quali è "importante" che l'Italia "mantenga la stessa determinazione" nell'andare avanti sulla strada delle riforme come fatto finora: la Commissione Ue "continuerà a monitorare da vicino" l'evoluzione della situazione. I primi segnali di ottimismo saranno dunque tangibili a gennaio-marzo 2013, rileva il governo nel documento del ministero dell'Economia che riassesta stime e previsioni dopo lo tsunami che ha interessato quest'anno la situazione economica e finanziaria a livello mondiale. Più pessimista resta però la Confindustria: "L'anno prossimo non sarà l'anno della ripartenza, sarà ancora un anno di riflessione, e spero che la situazione non vada anche a peggiorare", ha detto il presidente Giorgio Squinzi, che avverte: "Bisogna avere fiducia, bisogna mettercela tutta". Più disoccupati, meno consumi, pressione fiscale - In ogni caso, pur se si vuole essere ottimisti, c'é da dire che non verranno superate a breve periodo alcune criticità: l'aumento della disoccupazione, il calo dei consumi, la stretta al credito. Le famiglie torneranno a spendere solo dal 2014: dopo un calo della spesa dei nuclei familiari residenti, stimato per quest'anno al 3,3%, nel 2013 ci sarà una ulteriore contrazione dello 0,5% e una ripresa (+0,6%) solo a partire dal 2014. Il documento del Tesoro fa presente che pesano "l'andamento del mercato del lavoro e quello del reddito disponibile". Anche le difficoltà del mondo del lavoro continueranno nel breve periodo a crescere: il tasso di disoccupazione raggiungerà il 10,8% nel 2012 per poi aumentare all'11,4% nel 2013. E ancora: la tensione sugli spread ha avuto le sue conseguenze sulle banche "che hanno visto aumentare i costi di approvvigionamento" e "la crescita dell'offerta di credito al settore privato è rallentata fino a dare segnali di contrazione". Debito sempre alto - Resta poi il macigno del debito, che quest'anno è costato 8 miliardi in più in termini di interessi e gli 86,119 mld di quest'anno saliranno ancora a 89,2 mld nel 2013 e addirittura fino a 105,394 mld nel 2015. Infine la pressione fiscale: l'aggiornamento lima qualche decimale alle previsioni di aprile ma il picco record di un peso superiore al 45% il prossimo anno viene confermato.21 settembre 2012

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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