sabato 29 settembre 2012

U.N.A Armerina. "I padroni che non portano i cani al guinzaglio vanno puniti, ma l'ordinanza del sindaco è inutile"


Di fronte questa seconda ordinanza sindacale - inutile e priva - di senso l'associazione U.N.A Armerina non vuole correre il rischio di far passare un messaggio sbagliato creando alarmismi inutili amplificati dalla stampa.
Il Fatto gravissimo che si e' verificato ed il comportamento irresponsabile di un padrone che non tiene il proprio cane al guinzaglio mettendo a rischio l'incolumita'altrui va sicuramente attenzionato e punito cosi come disposto dalle normative  vigenti che prevedono l'obbligo del guinzaglio sempre nei luoghi pubblici.
Ma perche'penalizzare tutti quei padroni che vanno in giro con il proprio cane tenendo un comportamento civile e responsabile?

Tutti I cittadini hanno Diritto a godere delle aree Verdi  pubbliche.
E se l'aggressione si fosse verificata per Strada ? Allora dovremmo aspettarci un ordinanza che vieta di andare in giro con il proprio cane?
Le leggi esistono, vanno solo applicate ed ordinanze di questo tipo sono percio' prive di senso ed inutile.
Il sindaco dovrebbe concentrare i propri sforzi nel creare le condizioni per una civile convive za tra uomo e animali creando magari aree attrezzate per I cani dando cosi la possibilita' a tutti di fruire degli spazi Verdi pubblici.
Finiamola poi di tirare in ballo l'argomento dei cani randagi ad ogni aggressione di cane padronale con il rischio di creare alarmismi Inutili amplificati.
Dalla stampa che lascia intravvedere l'equazione. Cane randagio=pericolo sociale.
Ricordiamo infatti che la maggioranza dei cani randagi presenti sul territorio e'stata sterilizzata, microchippata e reimmessa sul territorio perche' ritenuta non pericolosa non dalle associazioni ma dal personale dell'asp che ha valutato l'indole di ogni singolo randagio prelevato e l'idoneita alla reimmissione proprio perche' non pericolosa per l'incolumita pubblica;diversamente e' stato disposto il trasferimento dell'animale non idoneo alla reimmissione presso il canile.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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