Comunicato stampa
Il 2012 è stato un anno terribile per la finanza pubblica. I
tagli operati dalla Stato con la revisione della spesa e il sostanziale
fallimento finanziario della Regione siciliana hanno costretto tutti i Comuni a
fare un bilancio di previsione solo a fine anno.
I trasferimenti al Comune da parte di Stato e Regione si sono
ridotti dai 14.261.139,93 del 2011 ai 12.484.363,21 dell’anno in corso (circa -1,8
milioni di euro).
Inoltre l’abolizione dell’accisa sull’energia elettrica che
portava alle casse comunali circa 550 mila euro destinati in parte alla
raccolta dei rifiuti e la chiusura della discarica di Enna che ha implicato un
immediato aumento dei costi di smaltimento di rifiuti di 900 mila euro l’anno
hanno portato a oltre 3 milioni di somme in meno per i servizi al cittadino
alle quali occorre aggiungere 1 milione di euro che è l’obiettivo del Patto di
Stabilità imposto dall’Europa, cioè l’obbligo di un saldo netto nell’anno di 1
milione come differenza tra incassi e spese.
Di fronte a questa situazione l’obiettivo principale del PD
è stato quello di non ridurre i servizi ai cittadini che, in una fase di crisi
come quella attuale, hanno ancora più bisogno delle attività erogate dal
Comune.
Per farlo si rende necessario aumentare l’addizionale IRPEF
che il PD vuole progressiva, cioè con aliquote più alte se i redditi sono più
alti e con l’esenzione totale per le famiglie con i redditi più bassi. La
proposta della Giunta che prevede una esenzione totale per i redditi fino a 15
mila euro rispecchia questa impostazione ed è condivisa dal Direttivo e dal
Gruppo consiliare del PD che è comunque disponibile a discutere su una diversa
attribuzione delle aliquote a due condizioni: deve essere mantenuta
l’attenzione alle fasce deboli della popolazione e deve essere garantito il
gettito per continuare l’erogazione dei servizi.
Anche l’applicazione della nuova Imposta Municipale, l’IMU,
per il PD deve garantire i possessori di prima casa con l’applicazione
dell’aliquota minima prevista dalla legge. Per questo il necessario aumento
rispetto alle aliquote minime viene spostato sulle seconde case, ma garantendo i
fabbricati concessi in uso gratuito ai parenti, i fabbricati e gli immobili
adibiti a nuove iniziative produttive ricadenti nel “centro storico” e quelli
di nuova costruzione non ancora venduti dalle imprese costruttrici. vori,
un’aliquota ridotta dal 7,60 al 4,60 per mille.
Così non solo si applica ancora una volta un sistema che
chiede di più a chi ha di più, ma si dà un forte segnale alle attività
produttive, agevolando quelle che intendono insediarsi nel centro storico e le
imprese di costruzione con la riduzione al massimo consentito dell’aliquota.
Il bilancio del 2012 prevede una riduzione di spese di circa
1,2 milioni di euro di cui 600 mila euro nelle spese generali, 325 mila euro nei
servizi sociali con modernizzazioni e ottimizzazioni e 160 mila euro nelle politiche
culturali e per il turismo.
Con un bilancio così equilibrato si evita il rischio di
sforare i limiti che potranno consentire, già entro dicembre, di avviare, dopo
21 anni, le stabilizzazioni del personale comunale precario.
Con questa seria ed equilibrata azione il PD, attraverso
l’azione dell’amministrazione e del gruppo consiliare, si fa carico di
salvaguardare il bilancio del Comune, i servizi essenziali, le capacità
assunzionali e di non cancellare interventi di sostegno alle attività
economiche. E tutto applicando il principio costituzionale che ogni cittadino
contribuisce in proporzione alle proprie possibilità