sabato 10 novembre 2012

PDL: Il coordinatore provinciale Leanza: “Un partito che oggi dimostra una passione ancora più forte e rinvigorita”


COMUNICATO STAMPA
Popolo della Libertà
Analisi del voto e prospettive future, il bilancio del coordinamento provinciale del Pdl
Enna, 9 novembre 2012 – “Nessun uomo che tenie a cuore la politica decide di fermarsi alla prima battuta d’arresto e il nostro partito sta dimostrando che la passione appunto continua, che è più forte di prima e addirittura rinvigorita, anche da questa esperienza”. Così il coordinatore provinciale del Pdl, Edoardo Leanza, rimasto fuori dal seggio regionale per circa 500 voti di lista, e avuta riconfermata la fiducia in qualità di coordinatore del Partito, parla alla dirigenza provinciale, agli altri due candidati alle regionali Regalbuto e Lo Presti, ai sindaci, ai consiglieri comunali e provinciali, e a tutti coloro che, numerosi, sono intervenuti all’incontro di ieri sera, svoltosi presso la segreteria del coordinamento provinciale di Enna bassa.







Continua il coordinatore del Pdl, Leanza: “Capiamo tutti, oggi più che mai, quanto ci sia da lavorare, nella direzione che riteniamo essere indispensabile per far notare tutta la passione che gli uomini di questa squadra hanno; tutto il rispetto che mostrano per i loro ruoli e quindi nei confronti delle realtà sociali. Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare il fatto che ci sono, in ogni comune, tanti giovani, tante donne, tanti padri di famiglia che ci invitano a restare vigili sui problemi. E’ nostro compito dunque ascoltare la gente ancora di più; organizzare la struttura di questo partito ancora meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi otto mesi, da quando è nato; rafforzarla là dove è debole e potenziarla dove è già forte. Bisogna far si che il mondo moderato e soprattutto il centro destra in provincia di Enna tenga accesa quella fiaccola che possa fare da guida in questo buio pesto che la società sta attraversando”.





Propositi, quelli del coordinatore, ampiamente condivisi da tutti i partecipanti. Un partito che vuole assumere un’identità ancora più solida, che vuole essere più organizzato e operativo, ma soprattutto, più presente di prima per cercare soluzioni ai veri problemi che vive la nostra provincia e naturalmente i suoi abitanti.





Durante l’incontro è stata fatta un’analisi del voto. Afferma Leanza: “Eravamo già coscienti del fatto che si trattasse di una campagna elettorale in salita e che ci fosse bisogno di uno sforzo maggiore da parte di tutti; si avvertiva un clima avverso già da tempo. Così di fatto è stato; è stato addirittura più avverso di quanto immaginassimo perché, anche nel corso dei 30 giorni di campagna elettorale, sono accaduti episodi spiacevolissimi che hanno coinvolto l’immagine del Pdl a livello nazionale; mi riferisco alle dichiarazioni di Berlusconi, alla sua vicenda personale giudiziaria, all’episodio di Fiorito e a quanto è accaduto a Reggio Calabria e in Lombardia.


Questi eventi ci sono caduti in testa proprio nel corso della campagna elettorale e hanno causato sicuramente una buona parte del fortissimo astensionismo che abbiamo vissuto in tutta la Regione ma soprattutto nella nostra provincia, raggiungendo il 58,7% delle astensioni, nonostante ci fossero 18 liste e 54 candidati.


Questi episodi sono anche responsabili dell’incremento di un altro fenomeno sociale e che richiama pochissimi contenuti politici, e che è quello del Grillismo, riconducibile per il 70% al fenomeno del Berlusconismo. Grillo, infatti, anche in provincia di Enna, non è venuto a parlare dei disastri provocati dal Governo Lombardo, sostenuto dal Pd e dall’Udc; ha parlato perlopiù contro Berlusconi e contro il Pdl, ha parlato contro Monti (individuato dalla gente come l’uomo che si trova li per colpa sempre del Pdl), ha parlato del malessere che le persone e le famiglie avvertono. Ovviamente Grillo parla dal palcoscenico che nulla ha di politico, non si confronta, non fornisce risposte alle domande, evitando anche i confronti televisivi; fa semplicemente una serie di accuse diffuse a tutta la politica ed in particolare a Berlusconi”.





“Da qui ad un anno – conclude il coordinatore provinciale del Pdl Leanza - saremo in grado di fare un’analisi di ciò avrà fatto il nuovo governo regionale. Di certo le soluzioni non sono a portata di mano per nessuno, e i problemi sono tanti, ma temo che loro ne avranno più di altri perché si affannano continuamente a proclamare dai palcoscenici tutto quello che non funziona, ma mai facendo cenno ad una benché minima soluzione. Per quanto riguarda il centro sinistra, sappiamo benissimo che è composto da gruppi politici che hanno forti faide interne ma, soprattutto, non hanno temi, programmi e obiettivi comuni, per cui è facile che tutte queste contraddizioni vengano fuori in modo eclatante, così come è accaduto anche a livello nazionale negli ultimi 15 anni. Proprio Crocetta non può essere stupito se il governo sostenuto da Lumia, Cracolici e lo stesso Crocetta abbia creato una voragine di debiti con un disavanzo di 6 miliardi di euro circa. Nei quattro anni di Governo Lombardo i bilanci, infatti, non sono mai stati chiusi nei tempi stabiliti, andando avanti con quattro bilanci provvisori e rendendo impossibile la gestione di una legge finanziaria”.





“E’ chiaro che il nostro Partito, a livello nazionale, è obbligato a prendere non solo una conformazione politica diversa, non solo un nome e un simbolo diversi, ma anche una nuova coscienza; che guardi al mondo dei moderati, parlando a tutte le persone che non si riconoscono nella sinistra italiana. Deve trovare una leadership forte e una sicurezza di percorso. Non è certo il momento dei sogni o delle illusioni ma alle persone dobbiamo fornire prospettive di rilancio economico e quindi di sicurezza sociale. Allo stesso modo, in nostro Partito, a livello provinciale dovrà impegnarsi in questa difficilissima impresa; si tratta di un percorso sicuramente in salita che chiamerà a se i veri appassionati e coloro i quali trarranno forza da questo momento. Non trascurando la possibilità che qualcuno non accetti la sfida e decida di non rivedersi più in un partito in ricostruzione”.








Grazie e buon lavoro





L’Addetto stampa


Maria Chiara Graziano

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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