sabato 10 novembre 2012

Forestali piazzesi: "Non siamo fannulloni ma facciamo il nostro dovere"

Piazza Armerina. "Ci attaccano sempre in tutti i modi dicendo che siamo fannulloni. In realtà facciamo il nostro lavoro e i politici ci utilizzano per i loro scopi". Sono veramente arrabbiati i forestali della città dei mosaici che in questi giorni stanno lavorando in diversi cantieri del territorio piazzese. A parlare è Enzo Bologna, caposquadra, che in questi giorni sta lavorando insieme ad una quindicina di uomini nel bosco del Sambuco per operare diserbature e pulizia del sottobosco. Dice Bologna: "spesso si parla male di noi che se non lavorassimo e godessimo solamente d privilegi. In realtà non è così. Siamo da sempre precari e siamo sempre in attesa si una telefonata che ci deve dire se continuare a lavorare o sospendere a secondo se ci sono i soldi oppure no. Non è possibile andare avanti in questo modo. Senza nessuna sicurezza per le nostre famiglie ed i nostri figli. I politici – continua Bologna – potrebbero anche stabilizzarci. Alla regione costerebbe nemo di quando costiamo adesso, noi saremmo più motivati nel lavorare e tutti ne avrebbero un vantaggio. Il nostro lavoro è di qualità e spesso non si vede. Adesso siamo impegnati nel potenziare le piante naturali di roverella che piano piano, sostituiranno quelli di eucaliptis". In effetti, quello dei forestali, è un lavoro certosino e poco visibile. Ma loro ci tengono a dimostrare il loro valore e la loro professionalità.
Continua Rosario Salvaggio "Si parla spesso come si i forestali fossero i responsabili degli incendi. Ma non è così. Noi amiamo il nostro lavoro, i nostri boschi e la nostra città. Per noi gli incendi sono dei colpi al cuore". Proprio vicino Sambuco sorge un'area attrezzata della forestale di grande pregio. Sono presenze essenze di castagneto, ippocastano, cedri, pini. Una vera e propria piccola perla immersa nel verde con baite naturali di legno e aree pic nic. Un luogo poco conosciuto dai cittadini che meriterebbe di essere visitato.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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