Questo post doveva in realtà essere un commento alla precedente inserzione dell'utente linuxdoc, purtroppo per mancanza di tempo dal 5 Novembre riesco a scrivere solo oggi...
Sig. linuxdoc, l'eventualità che una persona normale rispondesse o commentasse il Suo post erano veramente remote, la maggior parte degli utlizzatori di PC non sono certo tanto smaliziati o appassionati da mettersi a commentare tanto disquisire sul software libero.
Io stesso mi ci sono trovato per caso ed è proprio per questo, che rispondo volentieri, giusto per dare un senso all'incontro casuale con quell'articolo e per togliere il dito di chi lo avesse puntato contro il comune di Piazza Armerina solo per far compagnia ad altri, ma in realtà senza capirne un gran che...
Comprendere i vantaggi del software Open Source nella pubblica amministrazione, portando ad esempio i risparmi del comune di Bologna o della provincia di Bolzano è quantomeno poco realistico, rapportato alle dimensioni del nostro comune, forse 1-2000€, quello si che potrebbe essere un risparmio reale...
Purtroppo, e mi dispiace non poco dirlo, tutto quanto scritto nel Suo articolo non centra nulla con il nostro comune! Denota il fatto che Lei non conosce affatto la sua situazione informatica pur facendosi porta bandiera di un moviemnto che porta il mio rispetto e merita il rispetto di tutta la comunità.
Insomma non sono dati o concetti che si possono applicare alla nostra amministrazione! E spiego anche perchè.
Trasparenza: Sono daccordo sul fatto che Un Comune deve rendere pubbliche tutte le proprie operazioni, soprattutto dove c'è di mezzo la privacy, è anche vero che il codice sorgente dei programmi open è visualizzabile, ma a chi è demandato il compito di spulciare un milione di linee di codice in linguaggio C o JAVA per verificare che non ci sia nulla di anomalo? E poi, come è aperto al controllo, è aperto alla modifica! Se sono capace di leggere il codice, sarò anche in grado di modificarlo e quindi posso benissimo scrivere una linea di codice all'interno che copi tutti i movimenti su un altro sistema remoto... O no?
Fuga dal LOCK-IN tecnologico: Ma qui di cosa parliamo? Del software che ormai i comuni usano da 20 anni per gestire quasi tutti i loro uffci cardine? Economato, tributi, ragioneria, protocollo...Perchè non provare e vediamo in quanto tempo si riprenderà l'efficenza che hanno adesso questi uffici, che poi sono i pilastri del comune! Ovviamente mettiamo tutto a budget...
Archiviazione dei dati a tempo indeterminato: Questo è un concetto quantomai importante! Di sicuro la salvaguardia e la possibilità di leggere in qualunque momento i dati archiviati è una cosa che spetta in qualità di padroni dei dati...Ma se la "macchina nera" o la "macchina bianca" si rompono a livello hardware o per un incendio o per un furto, che abbia usato un software libero o un software chiuso cosa è cambiato? questi dati hanno un backup sicuro? Prima ancora di pensare a screzi tra software house ed ente, politiche di sicurezza interna, ne vogliamo parlare...
Sicurezza e segretezza delle informazioni dei cittadini: Questo punto, anch'esso importante, richiede sempre e comunque una competenza elevata e una fiducia cieca in chi effettua le verifiche. Un software libero, solo perchè può esserne letto il codice sorgente non è per forza sinonimo di sicurezza... Sfido chiunque a trovare una falla di sicurezza inserita volontariamente nel kernel di linux... Se chi accetta la sfida ci riesce, è nel posto sbagliato...
Accessibilità: L'accessibilità è garantita dal sito web dell'ente, fatto e gestito abbastanza bene, mi sembra... Anzi se paragonato ai portali di tanti altri comuni anche più grandi del nostro, è un fiore all'occhiello! Uno streaming non credo possa essere difficile da inserire, tutt'altro.
Concludo dicendo che non è mia intenzione contraddire le parole di linuxdoc, che non conosco nemmeno ma che potrebbe anche essere uno dei miei tanti amici, io nella mia vita ho proposto e lavorato sulla crescita e distribuzione di LINUX e dell'open source in generale, spesso con grande soddisfazione, io stesso ho 3 server CentoOS che uso per il mio lavoro. Purtroppo non è il caso del nostro comune, decine di software sono creati su piattaforma microsoft, dal banale foglio di calcolo al complesso foglio EXCEL dell'ufficio tributi, al più complesso Data Base delle pensioni INPS/INAIL...
Ci sono dei punti dove il risparmio si potrebbe veramente avere e toccare con mano e con meno sacrifici! Ad esempio:
L'anagrafe del comune di Piazza Armerina gira su un vecchissimo sistema AS/400, una spada di damocle informatica, costosa a tal punto che la sostituzione di un semplice componente potremmo paragonarla all'acquisto di un nuovo PC, vecchia ma sicura e stabile per fortuna.
Il collegamento e lo scambio dati tra le sedi distaccate, a livello informatico/telefonico, quanto costa? Esiste la possibilità di ottimizzare questo comparto?
Quanto costerebbe avere una persona all'interno del comune che possa occuparsi dell'ottimizzazione della "macchina comune", dando possibilità, sulla base di buoni progetti, di spendere dei soldi che potrebbero essere risparmiati nell'immediato e senza troppi sacrifici. Insomma, se oggi spendo X e ti propongo una miglioria che possa portare alla spesa di X-2, perchè non farla?
Valorizzare le risorse interne, invogliare i dipendenti facendogli fare un lavoro che possa piacere e dare soddisfazioni(che poi si rifletterebbero sul comune).
Per finire, formazione e ricettività dei dipendenti... Tolto qualche piccolo caso, non c'è formazione e quindi non c'è crescita e molti utilizzatori sono restii ai cambiamenti per paura di dover cambiare completamente modo di lavorare, cosa che con una buona formazione non succederebbe(?), paura di ciò che non si conosce, è più che normale...
Ultimo paragrafo, in data 25-10-2012 è stato scritto questo, su un blog in giro per la rete:
http://tapion.it/blog/2012/10/25/cose-il-software-libero/
Io spero che linuxdoc sia il creatore di quel blog, altrimenti mi amareggia un po' aver scritto una pagina intera su concetti copia/incollati da un altro blog(per altro senza citare la fonte, triste).
Alla prossima, ma anche no...