Il voto sul consorzio di Catania spacca il PD piazzese.
E cosa ancora più sorprendente spacca la triade, o quello che era rimasto di essa.
Dopo l'addio alla politica di Lina Grillo, Calogero Cimino e Teodoro Ribilotta, hanno camminato mano nella mano fino ad oggi.
Un duo di ferro. Difficilmente in questi anni l'uno ha smentito l'altro.
In questa vicenda sui consorzi Teodoro è rimasto fedele alla linea crisafulliana, mentre Lillo ha seguito le indicazioni del partito piazzese.
Un terremoto dentro casa PD che certamente avrà conseguenze politiche.
La spaccatura Ribilotta/Cimino è lo specchio di diverse visioni interne sulla complicata vicenda.
Il direttivo del partito ha votato per l'adesione al libero consorzio di Catania.
Anche la Neglia, nonostante le perplessità, ha seguito le indicazioni del direttivo.
Il segretario Ileania Adamo, e l'ex sindaco Nigrelli, che non sono gli ultimi arrivano, non prendono posizioni che non coincidono con quelle del direttivo. Almeno così traspare anche dai loro post su Facebook.
Nettamente per l'adesione al consorzio di Catania, e quindi al referendum, l'ex segretario Gianfranco La Porta e altre componenti giovani del partito.
Insomma, tanta roba e tanta carne al fuoco.
Si apre un bel dibattito in casa PD.
Qualcuno dice che Mirello farà commissariare la sezione di Piazza.
Io non ci credo. Ma con lui tutto è possibile.
Insomma, tanta roba e tanta carne al fuoco.
Si apre un bel dibattito in casa PD.
Qualcuno dice che Mirello farà commissariare la sezione di Piazza.
Io non ci credo. Ma con lui tutto è possibile.
Vediamo come andrà a finire.