Non avrei mai pensato sabato scorso di provare delle forti emozioni assistendo ad un musical, ad uno spettacolo realizzato da ragazzi.
Ciò che i giovani del grest salesiano hanno fatto è stato grande, bellissimo, eccezionale, travolgente e qui, voglio dire alla carissima Cinzia che io di errori non ne ho visti! Alla fine avrei voluto abbracciarli tutti quei ragazzi, tanta era la mia gioia per quello che mi avevano dato, per quello che mi avevano fatto sentire e provare. Ho visto dei giovani molto impegnati, coinvolti totalmente nel rappresentare (con la mente e col cuore) a tutti noi una bella, bellissma storia di amore, qual'è stata tutta la vita di Giovanni Bosco, un grande uomo e un grande prete.
Poi, alla fine, c'è stato un'altro momento forte, profondo, significativo, decisamente inaspettato e fuori programma, che ci ha regalato un'uomo che da quando l'abbiamo conosciuto si è fatto subito voler bene. Come Papa Francesco quando disse di venire dall'altra parte del mondo. Mi riferisco a Don Rosario che, per un momento, ci ha fatto sognare assieme a lui, ci ha fatto stringere il cuore (e spuntare una lacrima!).
Cosa c'è di più bello nella vita di tutti noi, carissimo Agostino, che parlare di amore, di solidarietà, di sincerità, di due mani - una bianca e una nera - che si stringono, di amicizia, di fratellanza come ha fatto appunto Don Rosario sabato notte nel suo sogno?
tuo sincero amico
