La
parola predominante è il no! In questi giorni tra simpatizzanti e sostenitori
del Nuovo centro Destra non si parla d’altro che della indecente proposta del
sindaco Miroddi di superare i contrasti che hanno diviso per un anno i tre
consiglieri comunali eletti nella sua coalizione e poi transitati nel Partito
di Alfano. Miroddi non ha esitato a prendere scorciatoie, ha contattato singoli
esponenti del partito e fatto intravedere la sua disponibilità a distribuire
poltrone e strapuntini. Si sono mossi improbabili mediatori: il sindaco avrebbe
riconosciuto di aver sbagliato tutte le mosse che portarono fuori dalla
maggioranza il gruppo di Curcuraci, forte di tre consiglieri comunali. Adesso
vorrebbe riparare, chiede scusa, si umilia; sogna di tornare a guidare la
coalizione che sedici mesi fa era uscita vincitrice al ballottaggio.
Nel
corso di una difficile riunione dei presidenti di circolo Ncd, in un clima
tesissimo tra rigoristi e possibilisti, si è adottata a maggioranza una
determinazione: nessuna collaborazione col sindaco e con la sua parte politica.
«Solo attraverso un radicale processo di cambiamento, che preveda l’azzeramento
della giunta e l’apertura del dialogo con tutte le forze di opposizione, il
nostro partito – dice ancora il coordinatore comunale Ncd, potrebbe valutare di
partecipare ad una limitata esperienza programmatica di governo, unitaria, per
il bene della città.
Ma
Miroddi e Mattia non desistono e, incassato il disimpegno dell’Udc con le
conseguenti dimissioni dell’assessore Filippo Sammarco, alzano l’entità
dell’offerta e cercano a destra e manca trasformisti dell’ultima ora per
superare l’impasse politica.
«Non
ci sarà alcuna confluenza – dice Gianluca Speranza, coordinatore cittadino
dell’Ncd – se qualcuno dei consiglieri comunali dovesse pensarla diversamente,
è libero di farlo ma dovrà lasciare il partito. E questo coinvolge anche i
dirigenti di livello più elevato».
Secondo
Speranza non si sono infatti realizzate le condizioni per avviare alcun
confronto col sindaco che l’Ncd ritiene assolutamente incapace di guidare la
città. «Noi insisistiamo – conclude Gianluca Speranza - perché l’azione del
gruppo consiliare si coordini con le altre forze di opposizione, per costruire
uno sbarramento impermeabile ai metodi da “mercato delle vacche” messi in atto
da Miroddi e da Mattia».