giovedì 6 marzo 2008

Il miracolo di Totuccio Martello. "Ho spento i semafori e niente più traffico"

Piazza Armerina. Come all’improvviso sparisce il traffico per le vie della città dei mosaici. Non è sparito grazie a qualche costoso studio preparato da esperti del settore e neanche per una messa in atto del piano del traffico, ma per la semplice ed, al tempo stesso, saggia decisione del nuovo assessore al traffico Totuccio Martello che ha deciso di spegnere una decina di semafori nei punti nevralgici della città. “Ci siamo resi conto che la cosa più semplice da fare per migliorare il traffico – dice l’assessore – era quella di spegnere i semafori, un’azione, peraltro, che non comporta nessuna spesa. Appena spento il primo – continua Martello – abbiamo capito che era la soluzione giusta ed abbiamo spento anche gli altri. Così sono diminuite le soste delle auto con successivo calo anche dell’inquinamento”. Una scelta semplice ma efficace. I semafori furono messi una decina di anni addietro e furono accolti come un segno di crescita per la città, ma oggi sono sempre meno indicati per risolvere le questioni del traffico. “Non ho fatto nessun miracolo – dice Martello – ho solo cercato di utilizzare il buon senso. Molte volte si possono fare delle cose senza un euro che possono far bene ai cittadini. In fondo – continua Martello – deve essere questo il compito degli amministratori. Ho fatto solo il mio dovere. Se avrò tempo, prima che il mandato scada con l’arrivo del commissario – continua Martello – potrò fare qualche altro intervento come quello di mettere i sensi unici nelle vie Filippo Guccio, via Ammiraglio la Marca, via Gustavo Roccella, via Monsignor La Vaccara, che sono certo snelliranno ancora di più il traffico. Poi – conclude l’assessore – ho già fatto acquistare al comune una serie di cose per risistemare la segnaletica orizzontale. Abbiamo già in magazzino – conclude Martello – il materiale utile per realizzare per le strisce orizzontali con una vernice omologata dall’Anas che non dovrebbe cancellarsi e sparire nel giro di qualche giorno. Abbiamo anche acquistato i compressori ed in questo modo saremmo autonomi. Ho avuto poco tempo da quando mi sono insediato – conclude Totuccio Martello – spero almeno di lasciare questo alla città”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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