venerdì 12 settembre 2008

Il summittone del centro destra...

dal blog di Enzo Grassia

La riunione, o meglio il summittone, del centro destra, tenutosi l’atro ieri sera, ha scatenato una serie di reazioni e mugugni che erano prevedibili. Non vorremmo ancora una volta destare scalpore in qualcuno ma di queste reazioni abbiamo deciso di scrivere.

Prendiamo atto in primo luogo che ha parere di molti “simpatizzanti” (non c’è ne voglia qualcuno se non sono citati) il centro destra allo stato dei fatti, nella città dei mosaici, esiste solo sulla carta ma nella sostanza non può considerarsi un’area di riferimento compatta con la sua piattaforma politica programmatica. Insomma vive alla giornata. Alcuni esponenti ed ex amministratori chiedono che vada fatta finalmente chiarezza su tutto a cominciare dalla pratica consociativa e trasversale che ha visto interessato una parte del centro destra con l’attuale giunta di governo, chiarezza sui rapporti che si suppone esistano tra gruppi e gruppetti del centro destra con il sindaco Nigrelli dai quali ha ottenuto il consenso elettorale. Chiedono che per ricominciare a fare politica un’intera stagione venga letteralmente chiusa e con essa tutto ciò che ha accompagnato quella fase politica: ambizione ingorda, personalismi portati all’estremo, duelli che sono una delle cause della sconfitta del centro destra insomma bisognerebbe avere il coraggio di voltare pagina e creare le condizioni per poter ripristinare un dialogo ricco di contenuti che faccia emergere il “nuovo” e definitivamente archivi il “vecchio” perché la città ha bisogno di una sana opposizione e non di continue operazione di trasversalismo che alla fine servono solo da “stampella al governo di centro sinistra”. La domanda che in molti si chiedono è la seguente: Chi appartiene al centro destra? Che posizione hanno i consiglieri comunali? E quelli indipendenti che posizione hanno assunto? A qualcuno risulta che alcuni continuano ancora a cercare il miglior porto dove poter salpare per difendere esclusivamente il proprio orticello di potere. Ad alcuni queste rappresentano le condizioni indispensabili per poter aprire un dialogo serio e costruttivo a destra.

 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI