martedì 11 novembre 2008

Elio Galvagno (Pd): Sanità: “Ora si ascoltino i territori”.

Incontrare le conferenze dei Sindaci e le parti sociali, per avviare un confronto sulle proposte predisposte dai manager. E' questo il risultato di una lunga giornata di mobilitazione palermitana, che ha visto coinvolte le città di Piazza Armerina, Aidone e Barrafranca, per contestare il Piano di rientro sanitario, che mette a rischio tre ospedali in provincia di Enna. Presenti oltre 400 cittadini, sindaci, consiglieri comunali e, tra gli altri, l'On.Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, che sin dalle prime ore della mattina ha atteso a fianco dei manifestanti l'appuntamento con l'Assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, avvenuto nel pomeriggio. “Considero positivo l'incontro – dice Galvagno – per l'impegno assunto dall'Assessore Russo di ascoltare i sindaci e i sindacati sulle scelte da prevedere nel Piano di rientro. Coinvolgimento che il Pd chiede da tempo per l'estrema importanza della questione, che tocca le vite di intere comunità e che non può essere definita a tavolino con tagli indiscriminati. In particolare, - continua Elio Galvagno - come abbiamo sostenuto in tutte le sedi, prima di qualunque ipotesi di taglio, è necessario prevedere l'attivazione di adeguati servizi territoriali, che garantiscano prestazioni che oggi, spesso, vengono sopperite dagli ospedali. Ora ci attendiamo conseguenzialità con gli impegni assunti ieri – dice il deputato del Pd – perchè l'ascolto dei territori produca una modifica sostanziale dell' ipostesi in campo che, tra l'altro, vede la provincia di Enna fortemente penalizzata, con l'indice di posti letto più basso in Sicilia. Il Piano di rientro, - conclude Galvagno - per essere un’opportunità positiva, deve offrire un complesso organico di criteri e di misure per il risanamento e la razionalizzazione della sanità siciliana, affrontando i veri nodi che hanno portato al deficit del sistema sanitario regionale, non piuttosto un’arbitraria e irrazionale sfilza di tagli, che penalizzano fortemente le aree interne dell'isola e il diritto, costituzionalmente sancito, alla salute”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI