sabato 13 dicembre 2008

500 ragazzi ieri per ascoltare la messa in latino celebrata da Michele Pennisi

Piazza Armerina. “In nomine Patris, et Filìì, et Spiritus Sancti”. Ieri, alle 8,30 puntuali, nella chiesa del Carmine, circa 500 ragazzi del liceo classico hanno cominciato con queste parole la celebrazione di una messa in latino. L’occasione è stata quelle delle festività natalizie. Erano almeno una cinquantina d’anni che la chiesa del Carmine non era così piena. Forse lo è stata per l’inaugurazione dopo il suo restauro. Ma di certo mai 500 ragazzi tutti insieme hanno assistito ad una messa, perdippiù i latino. Anche il coro della chiesa era colmo di giovani del liceo classico che cantavano i canti della messa provati nelle settimane precedenti. A celebrare il vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi insieme al suo segretario. Ad organizzarla il preside della scuola, Pippo Russo, i professori del liceo piazzese e Nino Rivoli, prete ed esperto diocesano delle liturgie. “Mi è sembrata una cosa molto interessante – dice il Vescovo Michele Pennisi - un giorno quello di ieri c’era lo sciopero dei mezzi. Eppure quasi tutti i ragazzi erano presenti, pur non essendo un appuntamento obbligato. Questa messa in latino – ha continuato il vescovo - ha dimostrato l’universalità del messaggio di Cristo che interessa in maniera trasversale tutte le lingue, tutte le culture e tutti gli uomini del pianeta. Il Natale – ha detto ancora Pennisi – ci svela l’immagine di un Dio che si fa anche bambino e che quindi con la sua venuta da dignità a tutti gli uomini. Una dignità che si deve tradurre nell’accoglienza di tutti i poveri e degli ultimi”. La messa è stata celebrata secondo il rito di Paolo VI. L’impianto della celebrazione eucaristica è stato interamente recitato in latino. Le letture sono però state lette in diverse lingue. La prima lettura è stata recitata in inglese, il salmo in tedesco e la seconda lettura in francese. Il Vangelo, invece, è stato letto in greco. Solo alla fine, durante i ringraziamenti il Vescovo, ha parlato in italiano. Insomma, una straordinaria esperienza di mondialità quella di ieri alla chiesa del Carmine. L’organizzazione è stata possibile grazie al coinvolgimento dei ragazzi e degli insegnanti di diverse materie, dalla religione ai docenti di lingua, che hanno messo in cantiere l’intero impianto celebrativo della messa. Alla fine i 500 ragazzi hanno recitato insieme la preghiera del Padre Nostro in greco.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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