mercoledì 4 febbraio 2009

La Notarbartolo sulla sede degli invalidi di guerra.

Non sappiamo se dirci stupefatti o disgustati dopo avere appreso dall’amico Daniele La Delia, fonte autorevole e molto seria, che il centro degli invalidi di guerra ubicato nei pressi dell’atrio Fundrò è stato in questi giorni oggetto di un atto di alienazione in favore di un privato.
Ci chiediamo per quale ragione il Comune di Piazza Armerina non sia ancora intervenuto con una nota ufficiale al fine di verificare la possibilità di riacquisire l’immobile, il quale rappresenta una costola molto importante dell’edificio che ospita l’ente locale.
Vorremmo sottolineare, peraltro, che la mancanza di un intervento del Comune nella trattativa sarebbe molto grave non solo per la perdita dell’intrinseco valore dell’immobile, ma anche per la scomparsa del notevole patrimonio storico e culturale che, proprio per mezzo della sede degli invalidi di guerra, era stato preservato dalle insidie del tempo.
Ci auguriamo che il Sindaco possa celermente intervenire per scongiurare la perdita di questo straordinario patrimonio; diversamente saremmo costretti a censurare un nuovo atto di negligenza che inficerebbe una delle memorie più alte della nostra comunità.
Filippo Andrea Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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