venerdì 10 aprile 2009

Il vescovo ai preti per il giovedì Santo

Piazza Armerina. “Le discordie e le contrapposizione interne fra i credenti mettono in dubbio la credibilità del nostro parlare di Dio”. Sono le parole del Vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi, pronunciate durate l’omelia del Giovedì Santo, al clero riunito nella Cattedrale e chiamati a rinnovare le promesse fatte nel giorno della Ordinazione sacerdotale. Il vescovo parla dei seminaristi e dei nuovi sacerdoti “Questo è un momento di festa per la nostra Chiesa per la consacrazione degli olii santi, che poi saranno portati nelle vostre parrocchie per preparare i catecumeni al battesimo , consolare gli infermi , ungere con il sacro crisma la fronte dei battezzati e dei cresimati e le mani di don Dario Pavone, don Filippo Puzzo e don Angelo Ventura, che saranno ordinati presbiteri il prossimo 18 aprile assieme a Pasquale di Dio che sarà ordinato diacono. Oggi – ha detto il vescovo - i seminaristi Salvatore Cumia e Massimo Ingegnoso, che hanno iniziato il cammino della formazione nel nostro Seminario. I seminaristi Osvaldo Brugnone e Lino Giuliana istituiti Lettori sono chiamati ad essere annunciatori della parola di Dio nell'assemblea liturgica, nella evangelizzazione di coloro che ancora non conoscono il Vangelo, nella catechesi che educa alla fede”. Pennisi ha poi parlato dell’anno sacerdotale che si aprirà tra due mesi. “L’ “Anno Sacerdotale” che inizierà il prossimo 19 giugno solennità del Sacro cuore di Gesù, per concludersi nella stessa data del 2010, avrà lo scopo di sottolineare che ogni sacerdote deve tendere alla “perfezione spirituale”, perché il suo ministero sia efficace. Si tratta di un evento non spettacolare che deve essere vissuto come rinnovamento interiore da ciascuno di noi nella riscoperta gioiosa della propria identità, della fraternità del proprio presbiterio, del rapporto sacramentale con il Vescovo in comunione con il Collegio episcopale “”cum Petro e sub Petro. La Pasqua ormai vicina – ha concluso il Vescovo - sia per tutti segno di speranza nella certezza che come recita una preghiera liturgica : “ tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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