sabato 15 agosto 2009

Oggi è Maria Santissima delle Vittorie. L'omelia del Vescovo.

Piazza Armerina. Oggi è la festa di Maria Santissima delle Vittorie. Patrona della città dei mosaici e della diocesi diretta da Monsignor Michele Pennisi. Dal 31 luglio fino ad oggi ogni mattina, alle 7 in punto, centinaia di fedeli hanno gremito la Basilica della Cattedrale di Piazza Armerina per venerare la patrona. Oggi verso le sette del pomeriggio una sontuosa e partecipata processione si snoderà per le vie cittadine. Anche quest’anno, le celebrazioni della “quindicina” (termine che indica i quindici giorni di celebrazioni dal 31 luglio al 14 Agosto) in onore di Maria Santissima, sono coordinate da Padre Filippo Bognanni, parroco della Cattedrale della Diocesi piazzese. La partecipazione dei fedeli è straordinaria: cittadini appartenenti a tutte le classi sociali, casalinghe, pensionati, professionisti, politici, si recano ogni mattina a recitare la “quindicina”. La “quindicina”, scritta da Mons. Sturzo, si recita prima dell’inizio di ogni messa che è animata ogni giorno dai diversi gruppi religiosi della città, parrocchie e comunità di preghiera. I piazzesi sono da sempre fortemente attaccati alla loro Patrona come sottolinea il pastore della Diocesi, Mons. Michele Pennisi che rimarca come “la assidua e numerosa partecipazione dei cittadini della città è una cosa veramente importante che dimostra l’attaccamento e fede alla Madonna Santissima delle Vittorie”. La storia del Vessillo di Maria Santissima, custodito nella Cattedrale piazzese, risale a tempi dei Normanni quando il Papa Nicolo II donò il vessillo di tela con l'effigie di Maria col Bambino al centro a Ruggero il Normanno chiedendo in contropartita fedeltà alla Chiesa. Ruggero portava con sé il vessillo nelle battaglie da lui condotte, invocando la protezione della Santa Vergine Maria. Il condottiero normanno in poco tempo riuscì a conquistare l'intera Sicilia, liberandola dalla dominazione araba. Dopo aver conquistato in una dura e combattuta battaglia la città di Plutia, oggi Piazza Armerina, Ruggero, come segno di riconoscenza nei confronti della popolazione locale, donò la sacra effigie ai “plutiesi” perché la custodissero gelosamente con “onore e venerazione”. Durante il regno di Guglielmo I il Malo, per nasconderlo da soldati inferociti, il vessillo fu nascosto sottoterra chiuso dentro ad una cassetta. Nel 1348 fu ritrovato nella località di Piazza Vecchia grazie ad una manifestazione della Madonna al sacerdote Giovanni Candilia. Ritrovata l’effige della Madonna, i fedeli chiesero la fine della terribile peste che uccideva impietosamente i cittadini di Plutia. Il miracolo di Maria Santissima non si fece attendere mettendo fine alla terrificante malattia.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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