Comunicato stampa
Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Ausl dott. Iudica, in un incontro con i dirigenti medici dell’ospedale Chiello alla presenza del Vescovo mons. Michele Pennisi, ha affermato che presto chiuderà il Pronto soccorso dell’ospedale piazzese e che lo stesso servizio sarà garantito solo dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni lavorativi.
Più volte nei mesi scorsi, ho fatto presente al Direttore generale che se la chiusura di qualche reparto può essere dolorosa, ma accettabile in un quadro di riduzione delle spese, la chiusura del Pronto soccorso o anche la semplice riduzione di tale servizio non è neppure da prendere in considerazione.
L’ospedale Chiello può e deve essere messo in grado di affrontare urgenze ed emergenze e, pertanto, devono essere mantenuti e potenziati i reparti e i servizi legati al Pronto soccorso: chirurgia, ortopedia e traumatologia, cardiologia, nefrologia, con il necessario potenziamento di anestesia, radiologia e del laboratorio analisi.
Se poi è necessario istituire una Unità Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) per potere avere una cardiologia e un pronto soccorso pienamente efficienti, il Comune di Piazza Armerina è disponibile da subito ad acquistare le apparecchiature necessarie come i letti monitorizzati. All’Ausl non resta che richiamare i bravi cardiologi che erano in servizio a Piazza e che si sono fatti scappare verso altre strutture sanitarie.
La difesa del pronto soccorso rappresenta una linea irrinuciabile perché i cittadini del bacino dell’ospedale di Piazza devono avere garantito lo stesso diritto alla salute e alle opportunità di salvezza che hanno avuto finora e, semmai, devono vedere potenziati i servizi di urgenza ed emergenza.
Su questa linea Amministrazione e Consiglio comunale sono sicuramente unanimi e adotteranno ogni azione necessaria per raggiungere lo scopo e, se necessario, chiameranno a raccolta l’intera popolazione e quella dei comuni vicini a difesa dell’ospedale Chiello e del suo pronto soccorso.
Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli
Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Ausl dott. Iudica, in un incontro con i dirigenti medici dell’ospedale Chiello alla presenza del Vescovo mons. Michele Pennisi, ha affermato che presto chiuderà il Pronto soccorso dell’ospedale piazzese e che lo stesso servizio sarà garantito solo dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni lavorativi.
Più volte nei mesi scorsi, ho fatto presente al Direttore generale che se la chiusura di qualche reparto può essere dolorosa, ma accettabile in un quadro di riduzione delle spese, la chiusura del Pronto soccorso o anche la semplice riduzione di tale servizio non è neppure da prendere in considerazione.
L’ospedale Chiello può e deve essere messo in grado di affrontare urgenze ed emergenze e, pertanto, devono essere mantenuti e potenziati i reparti e i servizi legati al Pronto soccorso: chirurgia, ortopedia e traumatologia, cardiologia, nefrologia, con il necessario potenziamento di anestesia, radiologia e del laboratorio analisi.
Se poi è necessario istituire una Unità Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) per potere avere una cardiologia e un pronto soccorso pienamente efficienti, il Comune di Piazza Armerina è disponibile da subito ad acquistare le apparecchiature necessarie come i letti monitorizzati. All’Ausl non resta che richiamare i bravi cardiologi che erano in servizio a Piazza e che si sono fatti scappare verso altre strutture sanitarie.
La difesa del pronto soccorso rappresenta una linea irrinuciabile perché i cittadini del bacino dell’ospedale di Piazza devono avere garantito lo stesso diritto alla salute e alle opportunità di salvezza che hanno avuto finora e, semmai, devono vedere potenziati i servizi di urgenza ed emergenza.
Su questa linea Amministrazione e Consiglio comunale sono sicuramente unanimi e adotteranno ogni azione necessaria per raggiungere lo scopo e, se necessario, chiameranno a raccolta l’intera popolazione e quella dei comuni vicini a difesa dell’ospedale Chiello e del suo pronto soccorso.
Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli