Comunicato stampa
Inaccettabile per la comunità armerina e del vicino comprensorio la paventata chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale “Chiello”.
Il Circolo del Partito Democratico di Piazza Armerina, riunitosi lo scorso 10 agosto, dopo aver ascoltato la dettagliata relazione dell’Assessore alla Sanità della giunta Nigrelli, non ci sta con gli effetti dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel nostro territorio. L’effetto più devastante sarà la ‘trasformazione’ del Pronto Soccorso del ‘Chiello in un posto di emergenza attivo dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni feriali. Un declassamento, dunque, del nostro ospedale da H24 a H12. Un salto nel buio contro il sacrosanto diritto alla salute di tutti. L’assistenza sanitaria garantita che fa dello slogan “Poco ospedale molto territorio” la sua bandiera contro gli sprechi, significherà per i piazzesi e la popolazione del circondario, ancora e sempre di più, mancanza di servizi. Il risparmio della spesa sanitaria sarà pagato dai cittadini sulla loro pelle e dalle loro tasche. La posizione orografica del territorio in cui opera l’ospedale “Chiello” non consente assolutamente di soddisfare le urgenze e di garantire il diritto alla salute della nostra comunità poiché le strade di collegamento dei Comuni che attualmente gravitano intorno al nosocomio armerino e che, invece, dovrebbero spostarsi sul capoluogo ennese, risultano a rischio ed impraticabili nella stagione invernale.
Inoltre, nonostante in tutti i documenti ufficiali si fa riferimento all’organizzazione sul territorio di presidi sanitari ambulatoriali alternativi ai servizi ospedalieri, in atto essi sono scarsamente presenti, o inesistenti, nelle zone interne della Sicilia. Da questo punto di vista quali servizi socio-sanitari saranno previsti nel nostro territorio? In che modo sarà possibile affrontare tale emergenza sanitaria? E come la si potrà garantire senza il Pronto Soccorso?
Ciò che ci preoccupa maggiormente come Partito Democratico è l’impatto sociale e i conflitti che scaturiranno dall’accorpamento dei reparti e, soprattutto, dalla paventata chiusura del Pronto Soccorso che declassa il nostro ospedale trasformandolo, di fatto, in un poliambulatorio.
Il Partito Democratico, condivide le azioni politiche finora portate avanti dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale e invita tutti gli iscritti, il Sindaco e la giunta di governo, il presidente del Consiglio Comunale, i consiglieri di maggioranza e di opposizione, i sindacati e i segretari dei partiti politici della città, i cittadini tutti, ad una mobilitazione vigile, a forme eclatanti e democratiche di protesta finalizzate alla difesa del nostro diritto alla salute.
Inaccettabile per la comunità armerina e del vicino comprensorio la paventata chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale “Chiello”.
Il Circolo del Partito Democratico di Piazza Armerina, riunitosi lo scorso 10 agosto, dopo aver ascoltato la dettagliata relazione dell’Assessore alla Sanità della giunta Nigrelli, non ci sta con gli effetti dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel nostro territorio. L’effetto più devastante sarà la ‘trasformazione’ del Pronto Soccorso del ‘Chiello in un posto di emergenza attivo dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni feriali. Un declassamento, dunque, del nostro ospedale da H24 a H12. Un salto nel buio contro il sacrosanto diritto alla salute di tutti. L’assistenza sanitaria garantita che fa dello slogan “Poco ospedale molto territorio” la sua bandiera contro gli sprechi, significherà per i piazzesi e la popolazione del circondario, ancora e sempre di più, mancanza di servizi. Il risparmio della spesa sanitaria sarà pagato dai cittadini sulla loro pelle e dalle loro tasche. La posizione orografica del territorio in cui opera l’ospedale “Chiello” non consente assolutamente di soddisfare le urgenze e di garantire il diritto alla salute della nostra comunità poiché le strade di collegamento dei Comuni che attualmente gravitano intorno al nosocomio armerino e che, invece, dovrebbero spostarsi sul capoluogo ennese, risultano a rischio ed impraticabili nella stagione invernale.
Inoltre, nonostante in tutti i documenti ufficiali si fa riferimento all’organizzazione sul territorio di presidi sanitari ambulatoriali alternativi ai servizi ospedalieri, in atto essi sono scarsamente presenti, o inesistenti, nelle zone interne della Sicilia. Da questo punto di vista quali servizi socio-sanitari saranno previsti nel nostro territorio? In che modo sarà possibile affrontare tale emergenza sanitaria? E come la si potrà garantire senza il Pronto Soccorso?
Ciò che ci preoccupa maggiormente come Partito Democratico è l’impatto sociale e i conflitti che scaturiranno dall’accorpamento dei reparti e, soprattutto, dalla paventata chiusura del Pronto Soccorso che declassa il nostro ospedale trasformandolo, di fatto, in un poliambulatorio.
Il Partito Democratico, condivide le azioni politiche finora portate avanti dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale e invita tutti gli iscritti, il Sindaco e la giunta di governo, il presidente del Consiglio Comunale, i consiglieri di maggioranza e di opposizione, i sindacati e i segretari dei partiti politici della città, i cittadini tutti, ad una mobilitazione vigile, a forme eclatanti e democratiche di protesta finalizzate alla difesa del nostro diritto alla salute.