"Prendo atto con grande piacere della precisazione del dott. Iudica che garantisce che non ci sarà alcun ridimensionamento del Pronto Soccorso dell'ospedale Chiello, tuttavia credo che il direttore generale dell'Ausl, personalità cui ho sempre anche pubblicamente riconosciuto spessore culturale e intellettuale, cominci ad avere seri problemi di comunicazione se sia i dirigenti medici che gli alti prelati che hanno partecipato all'incontro presso l'ospedale Chiello hanno capito tutti che l'idea è quella di fare un Pronto soccorso che funzioni solo 12 ore"
"Peraltro il vescovo mons. Pennisi è stato spinto proprio da quanto ha sentito in quell'incontro, a prendere decisa posizione sia nell'omelia tenuta in occasione del pontificale del 15 agosto, sia in quella tenuta dal balcone del Palazzo di Città in occasione della processione di Maria SS. delle Vittorie"
"Se vuole fugare ogni dubbio sulle sue intenzioni, il dott. Iudica non ha che una sola strada: non accorpare ortoopedia e traumatologia di Piazza a quella di Enna, ma lasciarla autonoma, migliorandone la dotazione; istituire una cardiologia autonoma dotandola di UTIC; mantenere il servizio di anestesia e rianimazione aumentando la dotazione organica dei dirigenti medici attualmente presenti; mantenere i servizi in pronta disponibilità del laboratorio analisi e della radiologia"
"Se poi intenderà - come ha più volte detto - istituire altri reparti in aggiunta a quelli esistenti, come oncologia (magari dotato anche di attrazzature per la radioterapia), la città di Piazza e le comunità dei comuni che all'ospedale Chiello da sempre si appoggiano, non potranno che essergli grati".
Il sindaco"Peraltro il vescovo mons. Pennisi è stato spinto proprio da quanto ha sentito in quell'incontro, a prendere decisa posizione sia nell'omelia tenuta in occasione del pontificale del 15 agosto, sia in quella tenuta dal balcone del Palazzo di Città in occasione della processione di Maria SS. delle Vittorie"
"Se vuole fugare ogni dubbio sulle sue intenzioni, il dott. Iudica non ha che una sola strada: non accorpare ortoopedia e traumatologia di Piazza a quella di Enna, ma lasciarla autonoma, migliorandone la dotazione; istituire una cardiologia autonoma dotandola di UTIC; mantenere il servizio di anestesia e rianimazione aumentando la dotazione organica dei dirigenti medici attualmente presenti; mantenere i servizi in pronta disponibilità del laboratorio analisi e della radiologia"
"Se poi intenderà - come ha più volte detto - istituire altri reparti in aggiunta a quelli esistenti, come oncologia (magari dotato anche di attrazzature per la radioterapia), la città di Piazza e le comunità dei comuni che all'ospedale Chiello da sempre si appoggiano, non potranno che essergli grati".
Carmelo Nigrelli