sabato 19 settembre 2009

Daniele La Delia ricorda Don Carmelo Cannizzo

A Don Carmelo Cannizzo.

Sono trascorsi circa mesi dalla morte di Don Carmelo Cannizzo, egli è morto il 20 Marzo 2009. Prima di morire pronunziò: “Vado in cielo…gioite come me!.
Il suo grande amore : Gesù Cristo e per Cristo e con Cristo Carmelo Cannizzo fece della sua vita un atto di donazione verso i deboli, agli anziani, gli emarginati e i giovani. Insegnante di Matematica presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Piazza Armerina, carismatica figura del mondo degli scout, Vicario parrocchiale della parrocchia di S. Francesco d’Assisi, cappellano delle Suore della Sacra Famiglia in Niscemi. Nel novembre del 2008, improvvisamente, mentre dice Messa, ravvisa i sintomi di quella che si rivelerà una tremenda malattia, seguono il ricovero e gli accertamenti al Policlinico di Milano che confermano la triste diagnosi. Tornò a Niscemi per stare vicino ai suoi “Giovani”. Il Parroco Don Giuseppe Giugno e le Suore della Sacra Famiglia, si prodigarono ad assisterlo con grande affetto.Per ricordare la figura di “Don Carmelo Cannizzo” sono state intraprese numerose iniziative. L’Istituto Tecnico Industriale di Piazza Armerina con il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale ATA e gli alunni gli hanno dedicato il Laboratorio Astrofisico con una targa in ricordo. Ad Enna, giorno 27 c.m. gli sarà intitolato il “Centro Sociale Comunale all’ Educatore e Capo Scout” con racconto e testimonianza dell’uomo e dei fatti. Le Guide e i suoi Scout gli hanno dedicato il messaggio di Baden Pawell “…Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri, cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto del vostro meglio. “Siate preparati” così, a vivere felici e a morire felici. Mantenete la vostra Promessa di Scouts, anche quando non sarete più ragazzi, e dio vi aiuti in questo.” Carmelo quella promessa l’ha mantenuta.
Daniele La Delia

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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