mercoledì 2 settembre 2009

Il museo di Agrigento. "Da noi non è esposta nessuna testa di Ercole Fanciullo". Mistero sulla testa.

Piazza Armerina. “Veramente da noi non è esposta nessuna testa di Ercole Fanciullo”. A dirlo è Donatella Mangione, archeologa del museo di Agrigento, luogo dove, secondo la soprintendenza di Enna, dovrebbe essere deposto il reperto. “Non ci risulta che ci sia nessuna testa di Ercole Fanciullo – dice la Mangione al telefono - Qui noi non l’abbiamo”. Insomma, per adesso, la famosa testa è avvolta dal mistero. Un mistero che avevano cercato di svelare nella scorse settimane prima lo studioso Salvatore Ciurca e poi il consigliere comunale Basilio Fioriglio. Addirittura Fioriglio, già un paio di anni addietro, aveva fatto anche una interrogazione consiliare. La soprintendente Basile, con il tentativo di cercare di chiarire, aveva detto che non era opportuno diffondere questo genere di notizie allarmistiche affermando che la testa era ad Agrigento. Ma ieri, la telefonata proprio al museo di Agrigento, ci conferma che della famosa testa nella città dei templi non ne sanno nulla. Ecco la nota che aveva diffuso la Basile in risposta agli interventi di Fioriglio e Ciurca “si informa che il reperto in questione è in atto al Museo Archeologico di Agrigento, presso cui è stato trasferito, a suo tempo, dalla Soprintendenza di Siracusa, nel periodo di passaggio della competenza territoriale fra le due Soprintendenze; la testa, pertanto, non è mai stata a Palazzo Trigona. La richiesta di restituzione del reperto, come di tutti i materiali pervenuti dalla Villa del Casale e non esposti, è stata avanzata dalla Direzione della Villa agli inizi del 2006, ed è stata confortata dal parere favorevole del Consiglio Regionale Beni Culturali e Ambientali. Lascia perplessi – aveva concluso la Basile - l’inopportunità della diffusione di notizie non sorrette dalla necessaria informazione, che sarebbe stato agevole attingere presso gli Enti competenti”. Ieri, però, la dottoressa Donatella Mangione, che del museo di Agrigento è coordinatrice, ha detto “la testa non è esposta e non si trova neanche nei magazzini”. Si infittisce, quindi, il mistero. Dov’è veramente la testa di Ercole? Dove si trova? E’ possibile averne una foto recente?. In fondo è il destino che tocca ai reperti archeologici dell’ennese è comune. Spesso si perdono le tracce. Alcuni si ritrovano. Altri no. Nel 2007, i carabinieri hanno ritrovato la testa delle Dama Flavia che a quella di Ercole va accoppiata. Il capo efebico di Ercole Fancilullo, però fa disperare. Alle dichiarazioni, spesso, non corrispondono i fatti. La figura dell’eroe principale della mitologia greca riveste un ruolo importante all’interno della Villa romana del Casale sia nella lettura del pavimento mosaicato che nella simbologia. Famoso per le dodici fatiche che possono essere viste all’interno del triclinio, insieme alla vittoria sui giganti anguipedi, uccisi dalle mitiche frecce intrise dal sangue dell’Idra di Lerna, insieme all’apoteosi di Ercole incoronato da Giove e la statua posta nell’abside centrale. Del resto il mistero è un denominatore comune molti reperti archeologici dell’ennese. Prima che venisse istituita la soprintendenza di Enna, fino al 1985, tutti i reperti della aree archeologiche piazzesi erano custoditi a Piazza Armerina in via Mazzini, immobili presi in affitto da alcuni privati. I controlli erano all’acqua di rose. Dal 1985 in poi i reperti sono stati trasferiti in parte ad Enna ed in parte in alcune stanze del palazzo Trigona. Per molti anni sono rimasti senza catalogazione. Se spariva qualcosa era difficile saperlo. E i reperti erano migliaia.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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