mercoledì 23 settembre 2009

Il vescovo scrive agli studenti e ricorda Don Milani

Carissimo/a
all'inizio del nuovo anno scolastico , che riparte tra tante difficoltà, desidero farTi giungere il mio augurio di trascorrerlo in modo impegnato e sereno.
E' importante che Tu riscopra il senso del vivere a scuola e dello studio. Non si deve studiare solo per il voto! Don Lorenzo Milani nella “Lettera ad una professoressa” scriveva: “I nostri ragazzi giorno per giorno studiano per il registro, per la pagella, per il diploma; e intanto si distraggono dalle cose belle che studiano”. Queste cose belle non sono sempre visibili agli occhi della mente, ma hanno bisogno della passione del cuore. Ti invito a scoprire la bellezza della vita nel confronto con i tuoi coetanei e con i tuoi docenti, cogliendo sempre le opportunità di crescita che la scuola ti offre.
La scelta di avvalerti dell'insegnamento della “religione cattolica”, come il 98% degli studenti della nostra diocesi, sono certo che contribuirà a farTi raggiungere un’armonia vitale tra fede e cultura ed ad aiutarti alla conoscenza profonda di te stesso e all’accoglienza amichevole degli altri. Fà in modo che nessuno nella tua scuola si senta emarginato o mortificato: il pensiero va in modo particolare a tutti gli amici diversamente abili, che hanno diritto ad una scuola a misura delle loro speciali capacità, e agli alunni di altre nazioni. Sappi fare certamente tesoro della tua esperienza, ricca di successi e di delusioni, della tua tradizione culturale e religiosa per la realizzazione di una società tollerante e accogliente. Abbiamo bisogno di uomini e donne nuovi in un mondo sempre più globalizzato e dalle mille contraddizioni.
Mi auguro che le istituzioni e le forze politiche interessate all'educazione, come bene pubblico per eccellenza, vengano incontro con mezzi e risorse, perché nessuno venga privato del diritto fondamentale all'educazione.
In quest’anno europeo della creatività e dell’innovazione, prova a pensarti come protagonista e non solo spettatore di ciò che accade nella tua vita; vero attore della società, pronto a far fruttificare tutti i tuoi talenti.
Non aver paura di fronte alle difficoltà. Non sei solo! I genitori, gli insegnanti , gli amici, i sacerdoti e anche il tuo vescovo ti sono vicini. Soprattutto, però, non dimenticare che c’è sempre un amico fedele che non Ti deluderà mai. Ti invito a scoprire Gesù Cristo come tuo grande amico e compagno di viaggio che ti aiuta a valorizzare la tua dignità di figlio di Dio e di fratello o sorella di ogni uomo e di ogni donna.
Faccio dono a Te di una massima di Madre Teresa di Calcutta che spero accompagni i giorni del tuo nuovo cammino di studio:“Da’ al mondo il meglio di te, forse sarai preso a pedate: non importa, da’ il meglio di te!”..
Con tutto l'affetto del mio cuore benedico Te, la tua famiglia e i tuoi insegnanti, nell’attesa di poterti incontrare, come è già avvenuto lo scorso anno con tanti studenti.
Il tuo amico Michele
Vescovo di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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