Carissimo/a
all'inizio del nuovo anno scolastico , che riparte tra tante difficoltà, desidero farTi giungere il mio augurio di trascorrerlo in modo impegnato e sereno.
E' importante che Tu riscopra il senso del vivere a scuola e dello studio. Non si deve studiare solo per il voto! Don Lorenzo Milani nella “Lettera ad una professoressa” scriveva: “I nostri ragazzi giorno per giorno studiano per il registro, per la pagella, per il diploma; e intanto si distraggono dalle cose belle che studiano”. Queste cose belle non sono sempre visibili agli occhi della mente, ma hanno bisogno della passione del cuore. Ti invito a scoprire la bellezza della vita nel confronto con i tuoi coetanei e con i tuoi docenti, cogliendo sempre le opportunità di crescita che la scuola ti offre.
La scelta di avvalerti dell'insegnamento della “religione cattolica”, come il 98% degli studenti della nostra diocesi, sono certo che contribuirà a farTi raggiungere un’armonia vitale tra fede e cultura ed ad aiutarti alla conoscenza profonda di te stesso e all’accoglienza amichevole degli altri. Fà in modo che nessuno nella tua scuola si senta emarginato o mortificato: il pensiero va in modo particolare a tutti gli amici diversamente abili, che hanno diritto ad una scuola a misura delle loro speciali capacità, e agli alunni di altre nazioni. Sappi fare certamente tesoro della tua esperienza, ricca di successi e di delusioni, della tua tradizione culturale e religiosa per la realizzazione di una società tollerante e accogliente. Abbiamo bisogno di uomini e donne nuovi in un mondo sempre più globalizzato e dalle mille contraddizioni.
Mi auguro che le istituzioni e le forze politiche interessate all'educazione, come bene pubblico per eccellenza, vengano incontro con mezzi e risorse, perché nessuno venga privato del diritto fondamentale all'educazione.
In quest’anno europeo della creatività e dell’innovazione, prova a pensarti come protagonista e non solo spettatore di ciò che accade nella tua vita; vero attore della società, pronto a far fruttificare tutti i tuoi talenti.
Non aver paura di fronte alle difficoltà. Non sei solo! I genitori, gli insegnanti , gli amici, i sacerdoti e anche il tuo vescovo ti sono vicini. Soprattutto, però, non dimenticare che c’è sempre un amico fedele che non Ti deluderà mai. Ti invito a scoprire Gesù Cristo come tuo grande amico e compagno di viaggio che ti aiuta a valorizzare la tua dignità di figlio di Dio e di fratello o sorella di ogni uomo e di ogni donna.
Faccio dono a Te di una massima di Madre Teresa di Calcutta che spero accompagni i giorni del tuo nuovo cammino di studio:“Da’ al mondo il meglio di te, forse sarai preso a pedate: non importa, da’ il meglio di te!”..
Con tutto l'affetto del mio cuore benedico Te, la tua famiglia e i tuoi insegnanti, nell’attesa di poterti incontrare, come è già avvenuto lo scorso anno con tanti studenti.
Il tuo amico Michele
Vescovo di Piazza Armerina
all'inizio del nuovo anno scolastico , che riparte tra tante difficoltà, desidero farTi giungere il mio augurio di trascorrerlo in modo impegnato e sereno.
E' importante che Tu riscopra il senso del vivere a scuola e dello studio. Non si deve studiare solo per il voto! Don Lorenzo Milani nella “Lettera ad una professoressa” scriveva: “I nostri ragazzi giorno per giorno studiano per il registro, per la pagella, per il diploma; e intanto si distraggono dalle cose belle che studiano”. Queste cose belle non sono sempre visibili agli occhi della mente, ma hanno bisogno della passione del cuore. Ti invito a scoprire la bellezza della vita nel confronto con i tuoi coetanei e con i tuoi docenti, cogliendo sempre le opportunità di crescita che la scuola ti offre.
La scelta di avvalerti dell'insegnamento della “religione cattolica”, come il 98% degli studenti della nostra diocesi, sono certo che contribuirà a farTi raggiungere un’armonia vitale tra fede e cultura ed ad aiutarti alla conoscenza profonda di te stesso e all’accoglienza amichevole degli altri. Fà in modo che nessuno nella tua scuola si senta emarginato o mortificato: il pensiero va in modo particolare a tutti gli amici diversamente abili, che hanno diritto ad una scuola a misura delle loro speciali capacità, e agli alunni di altre nazioni. Sappi fare certamente tesoro della tua esperienza, ricca di successi e di delusioni, della tua tradizione culturale e religiosa per la realizzazione di una società tollerante e accogliente. Abbiamo bisogno di uomini e donne nuovi in un mondo sempre più globalizzato e dalle mille contraddizioni.
Mi auguro che le istituzioni e le forze politiche interessate all'educazione, come bene pubblico per eccellenza, vengano incontro con mezzi e risorse, perché nessuno venga privato del diritto fondamentale all'educazione.
In quest’anno europeo della creatività e dell’innovazione, prova a pensarti come protagonista e non solo spettatore di ciò che accade nella tua vita; vero attore della società, pronto a far fruttificare tutti i tuoi talenti.
Non aver paura di fronte alle difficoltà. Non sei solo! I genitori, gli insegnanti , gli amici, i sacerdoti e anche il tuo vescovo ti sono vicini. Soprattutto, però, non dimenticare che c’è sempre un amico fedele che non Ti deluderà mai. Ti invito a scoprire Gesù Cristo come tuo grande amico e compagno di viaggio che ti aiuta a valorizzare la tua dignità di figlio di Dio e di fratello o sorella di ogni uomo e di ogni donna.
Faccio dono a Te di una massima di Madre Teresa di Calcutta che spero accompagni i giorni del tuo nuovo cammino di studio:“Da’ al mondo il meglio di te, forse sarai preso a pedate: non importa, da’ il meglio di te!”..
Con tutto l'affetto del mio cuore benedico Te, la tua famiglia e i tuoi insegnanti, nell’attesa di poterti incontrare, come è già avvenuto lo scorso anno con tanti studenti.
Il tuo amico Michele
Vescovo di Piazza Armerina