domenica 18 ottobre 2009

Piccicuto sulle frane nella 117 bis per Gela.

Piazza Armerina. “Occorre un intervento urgente in aiuto delle famiglie residente lungo la strada che portava a Gela. Le frane di questi giorni hanno isolato anche una coppia di anziani”. Ad intervenire sullo stato di degradi alcune strade della città dei mosaici è Ivan Picicuto, il giovane consigliere comunale che da qualche settimana ha aderito al progetto del Movimento per l’Autonomia guidato da Giuseppe Mattia. Dice il consigliere comunale “Essendo stato sollecitato dalle famiglie residenti lungo la 117 bis che porta a Gela, sono intervenuto con urgenza sollecitando la protezione civile piazzese. Le piogge degli ultimi giorni hanno causato l’isolamento di una coppia di anziani che sono rimasti a casa isolati ed impossibilitati ad uscire dalla propria abitazione a causa di una grossa frana che ha invaso il manto stradale bloccando i residenti. Addirittura – continua il consigliere di area MPA – si sono dovuti adoperare i vicini che armati di pala e piccone hanno tolto la fanghiglia per permettere ai due poveri anziani di uscire. Ho chiesto l’immediato intervento della protezione civile la quale è intervenuta con grande celerità facendo una relazione molto accurata. Dal sopralluogo dei tecnici – continua Piccicuto – si evince in maniera chiara che la vecchia strada che conduceva a Gela, ormai abitata da tanti concittadini versa in condizioni penose coperta costantemente da fango. Tutto questo rappresenta un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini che ogni giorno percorrono quella strada per recarsi nelle loro abitazioni. Serve – continua Piccicuto – una regimentazione della acque piovane. Infatti le cunette che dovrebbero raccogliere l’acqua sono completamente piene di detriti e di erbacce che grazie all’acqua piovana hanno raggiunto altezze da arbusti. Quindi – conclude il consigliere comunale – serve un immediato intervento dell’amministrazione comunale in aiuto dei nostri concittadini che corrono il rischio di rimanere isolati dalla città. Che il sindaco e la sua giunta raschino il fondo del barile ed affrontino qualunque necessario sacrificio per risolvere i problemi dei quella povera gente”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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