Piazza Armerina. “In Francia le chiese sono tenute molto meglio. Lo stato italiano dovrebbe investire di più per recuperare il suo patrimonio”. Tre turisti francesi sono rimasti sgomenti di fronte allo stato di conservazione della chiesa più antica della città dei mosaici, ossia la chiesa di San Martino. I tre parigini, sono professionisti francesi, appassionati d’arte che hanno passato tre giorni a scoprire i monumenti della cittadina piazzese. “Siamo rimasti straordinariamente colpiti dal patrimonio culturale piazzese – dice uno di loro in un italiano non perfetto – ma questa chiesa è veramente in condizioni penose. Il tetto ligneo rischia di crollare a causa dell’umidità e delle infiltrazioni che ci sono. Proprio perché è la prima chiesa della città dovrebbe essere tenuta in modo migliore”. Addirittura i tre francesi in visita alla chiesa hanno raccolto dal pavimento un piccolo pezzo di controsoffitto ligneo decorato caduto dal soffitto. Si tratta di un tetto a cassettoni dell’800, molto simile a quello della chiesa di San Pietro. La chiesa di San Martino ha un impianto originario che risale al XII secolo. E’ stata la prima chiesa costruita dentro le muro dagli uomini di Guglielmo il Malo. Il re normanno voleva rendere onore a San Martino di Tours che era il patrono delle sue milizie normanne. Allora era la chiesa madre di altre chiese che era l’attuale chiesa della Catena (anch’essa in condizioni statiche pericolanti) e la Santa Maria Maggiore, che è l’attuale Cattedrale. Poi, nel periodo rinascimentale, i gesuiti hanno buttato giù una parte della chiesa e l’hanno ricostruita. Della fabbrica originaria rimane solamente il muro perimetrale esterno che conserva una straordinario arco a sesto acuto, tipico dell’architettura gotica-normanna. Oggi la chiesa è gestita dalla comunità del Crocifisso guidata dal diacono Mario Zuccarello e da padre Don Miroslaw Janiak. Un gruppo molto attivo sotto il profilo pastorale che ha fatto rivivere il vecchio quartiere del Monte. Attualmente nella chiesa sono tenute le bare che servono alla processione del venerdì Santo. Attualmente la diocesi piazzese sta cercando di restaurare le sue chiese. Ma la regione, negli ultimi anni ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti. Da circa tre anni non arrivano infatti quattrini da parte degli assessorati regionali destinati al recupero dei beni culturali ed ambientali. “Si attendono le nuove disposizione del governatore Raffaele Lombardo – ha detto un funzionario della regione – ha detto più volte che arriveranno i soldi per le chiese”.
Agostino Sella
Agostino Sella
nella foto il tetto ligneo si San Martino