lunedì 7 dicembre 2009

A gennaio il mercato sarà trasferito nell'area attorno il campo sportivo Sant'Ippolito

Siamo alla stretta finale per lo spostamento del mercato settimanale nell’area adiacente il campo sportivo Sant’Ippolito. A confermarci la notizia che circolava da giorni il vicesindaco Teodoro Ribilotta (nella foto). “A partire da gennaio 2010, così come abbiamo concordato con le organizzazioni di categoria, il mercato del giovedì si sposterà attorno lo stadio.” Queste le prime dichiarazioni del vice di Nigrelli che argomenta tutto l’iter e le fasi che hanno portato l’amministrazione di centro sinistra della città a l’ennesima scelta difficile ma coraggiosa come spiega Ribilotta “In questi ultimi mesi questa amministrazione ha avuto il coraggio, a differenza di qualcun altro, di fare delle scelte che, sono sicuro, nel medio e lungo termine, andranno a vantaggio dell’intera città e dei suoi cittadini. Una di queste e lo spostamento del mercato settimanale. Ho sempre sostenuto – continua Ribilotta – che il mercato dovesse svolgersi in città e convinto di ciò e in perfetta sintonia con tutte le organizzazioni di categoria ho lavorato per questo obiettivo. Forse qualcuno dimentica che nel recente passato per tredici settimane il mercato settimanale non si è svolto e addirittura, violando le regole della concertazione e di autorità, fu deciso, con ordinanza, che il mercato del giovedì doveva tenersi nell’area dell’ex Siace. Questo atteggiamento, come ricordano in molti, aprì la stagione del conflitto con i sindacati e, in particolare, con gli operatori del mercato. Per questa amministrazione non può dirsi la stessa cosa. Le nostre scelte sono sempre state fatte in accordo con i rappresentati sindacali del settore e sposando la linea del dialogo e della massima disponibilità a trovare scelte largamente condivise.” L’assessore alle attività produttive entra nei particolari raccontando le vicende politiche principali della lunga e tormentata vicenda dello spostamento del mercato “E’ noto che per porre fine al contrasto tra la precedente amministrazione e gli operatori del settore il consiglio comunale individuò una nuova area da assegnare al mercato. Votò all’unanimità, e con l’accordo dei sindacati, l’area adiacente il campo sportivo Sant’Ippolito, bocciando l’idea di contrada Solazzo e assegnò 200 mila euro per la sistemazione della zona assegnata. Nel frattempo la città premia il centro sinistra nelle scorse elezioni amministrative e appena insediatomi appaltiamo il progetto di sistemazione dell’area e, nel febbraio marzo 2009, finiti i lavori avvio l’iter burocratico dello spostamento. Gli operatori del settore e i rappresentanti dei sindacati hanno seguito tutte le vicende dell’iter burocratico a stretto contatto con l’amministrazione e attraverso le numerose riunione della commissione commercio su aree pubbliche. Alla fine – prosegue Ribilotta - tutti d’accordo diamo esecutività allo spostamento. Per evitare disagi decidiamo di spostare solo la parte dell’abbigliamento. Come tutti sanno ci rendiamo conto che gli spazi e la predisposizione degli stalli era inadeguata con la conseguente presa di posizione degli operatori. Ancora una volta questa amministrazione ha dato prova di maturità e disponibilità al dialogo come riconosciuto dagli stessi esponenti sindacali del settore. A seguito della riunione avuta alla Sala delle Luci abbiamo deciso di apportare delle modiche in primis si sono rimodulati gli stalli stabilendo che tutte le misure 6x4 venissero trasformate in 7x4 in funzione della disponibilità della superfice. Insieme a questo si è stabilito che la profondità passi a 4 a 5 metri. Ovviamente queste decisioni ci hanno fatto capire che l’area non era più sufficiente a soddisfare le esigenze degli operatori commerciali pertanto abbiamo prelevato ulteriori 73 mila euro, recuperati da residui di muti pregressi, per stanziarli a sistemare la piazza Mascagni che nel giro di pochi giorno sarà pronta a ricevere una parte del mercato settimanale. Ripeto l’amministrazione era pronta a trasferire il mercato entro il 31 dicembre ma abbiamo ascoltato le organizzazioni di categoria ancora una volta che ci hanno chiesto di rinviare il momento del trasferimento al gennaio 2010. La proposta è stata accolta così come rientra nello spirito di questa amministrazione sempre pronta al dialogo e alle decisione largamente condivise.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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