domenica 24 gennaio 2010

Marcello Giurbino sull'acqua. "Mi sono sentito preso in giro dal presidente del consiglio Centonze"

Piazza Armerina. Continua la querelle sull’acqua nella città dei mosaici. Molto attivo il comitato di cittadini, guidato da Marcello Giurbino, che nelle scorse settimane ha più volte chiesto l’intervento del consiglio comunale per andare incontro alle decine di famiglie che vedono a rischio la possibilità di avere erogata l’acqua a causa dei tagli che Acqua Enna sta mettendo in atto per alcune utenze di Piazza Armerina. Dice Marcello Giurbino: “devo dire che mi sono sentito preso in giro dal presidente del consiglio Calogero Centonze a cui ho inviato una richiesta per la convocazione di un consiglio comunale straordinario che affronti il problema dei tagli alle utenze. Sotto Natale ho consegnato una lettera del comitato. Centonze mi aveva fatto sapere che si sarebbe subito attivato, ma evidentemente il presidente del consiglio comunale di Piazza Armerina ha altro a cui pensare”. Insomma, Marcello Giurbino è arrabbiato. Non riesce a concepire come sia possibile che nel terzo millennio i cittadini possano avere sospesa l’erogazione dell’acqua. “Un problema che riguarda la politica tutta – dice ancora Marcello Giurbino – non si può privatizzare l’acqua. Una volta fatto è chiaro che i privati fanno i propri interessi. Ma è assurdo che l’acqua a Piazza Armerina costi più di quanto costi a Milano”. Intanto molte famiglia si stanno attivano con diffide ad Acqua Enna ad evitare qualsiasi forma di distacco a causa di morosità. “Nella diffida – dice un cittadino impiegato al comune – metto in risalto che la morosità deriva dal fatto che il sottoscritto è creditore nei confronti di Acqua Enna dei canoni per la depurazione delle acque reflue, non dovute alla luce del recente disposto della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008. In ragione di questo – continua il cittadino – ho richiesto una nuova bollettazione con gli effettivi importi dovuti, sgravati del canone di depurazione delle acque reflue. Pertanto – conclude il cittadino – ho diffidato Acqua Enna a qualsiasi azione di distacco, precisando che, i contratti di somministrazione di servizi essenziali sono volti a soddisfare bisogni primari aventi fondamento costituzionale nella tutela di diritti inviolabili di cui all’art. 2 della Costituzione. Non può ritenersi legittima la risoluzione unilaterale del contratto, e, dunque, la sospensione dell’erogazione dell’acqua”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI