domenica 24 gennaio 2010

Tutti vogliono dirigere ma poi nessuno paga di tasca propria, e alla fine.....

Riceviamo e pubblichiamo da Silvia Porto.
Ne approfittiamo per chiederle una foto per chi non la conosce come me.
Arch. Sella, in merito agli alti costi delle amministrazioni pubbliche, non capisco perchè, non ci siano dei controlli di efficienza ed efficacia sull'operato delle amministrazioni.
Piuttosto che invitare a non pagare le bollette dell'acqua, dovrebbe spronare a non pagare nessuna tipologia di tasse a fronte degli sprechi di pubbliche amministrazioni.
Non voglio generalizzare, ma da quando hanno elimininato i controlli dei coreco e altri controlli di legittimità nei comuni non si spaventano piu di nulla.
Non temono niente, i nuclei di valutazione sono nominati dalla politica, la politica nomina i dirigenti, come puo' un valutatore soppesare un dirigente???
Mi spiego meglio se un politico nomina degli "incapaci" non puo' a fine anno svelare tale lacuna, altrimenti è come dire io non ho saputo programmare bene, non ho svolto il mio lavoro politico. La gente è stanca di pagare tasse per arricchire le tasche di gente senza scrupoli o di gente incapace. Che controlli ha fatto la politica nei singoli settori per capire come funzionano le cose??? Perchè nn vengono effettuate delle ispezioni mirate settore per settore, dove si analizzano le problematiche e le inefficienze di ogni ufficio??? Nei prossimi anni con il federalismo fiscale le entrate saranno sempre di meno e ancora la politica non ha capito che tutto deve essere elargito con parsimonia.
Mi creda sul tetto non salgono solo coloro che non vogliono lavorare, basta guardare un telegiornale in questi ultimi mesi è trovare scene del genere dove capifamiglia vengono licenziati , e sui tetti rivendicano il loro diritto al posto di lavoro.
E poi ci sono dall'altro gli alti costi esorbitanti degli enti pubblici. Tanto se un ente va in dissesto ci perdono tutti i creditori ma gli amministratori raramente e i dirigenti ne pagano le conseguenze.
Se i dirigenti rispondessero dei danni che arrecano agli enti allora sì giustizia sarebbe fatta, ma ahimè come dicevo non esiste nessun controllo.
Tutti vogliono dirigere ma poi nessuno paga di tasca propria, e alla fine.....
TUTTI PROMOSSI!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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