mercoledì 10 marzo 2010

Antonio Catalano "Il mezzo per uno scopo". Lettera aperta su "Progetto Città Nuova" e sulle liste civiche.

Lettera aperta

Carissimo Agostino,

volevo raccontare ai lettori la mia piccola esperienza politica e condividerla con loro.
Io sono Antonio Catalano e nel maggio del 2008 ho fortemente creduto nel “Progetto Città Nuova” insieme ad un gruppo di giovani motivati, ricchi di spontaneità e senza legami politici; ci si presentò alle elezioni del giugno del 2008 con una lista civica e si produsse anche con il mio contributo, che risultò essere il più suffragato, l’attuale Assessore allo sport – politiche giovanili – verde pubblico Giuseppe Di Prima.
Dal quel tempo ad oggi sono passati 20 mesi e adesso di quel gruppo così omogeneo ne è rimasta soltanto l’ombra, nulla del programma finemente redatto in campagna elettorale si è realizzato, molti di loro si sono tesserati ai partiti costituiti, altri non hanno più trovato lo scopo per continuare ed altri ancora hanno perso l’entusiasmo che li distingueva.
Da un’analisi attenta deduco che il principale motivo di questa dissolvenza è lo scollamento che l’Assessore Di Prima, preso dai suoi problemi di partito e di lavoro, ha avuto con i componenti del gruppo prima citato.
Personalmente ho deciso di uscire formalmente da questo, ormai inesistente gruppo, ed invito tutti voi lettori a riflettere prima di aderire in qualsiasi lista civica, prima di mettere la proprio immagine in piazza, eviterete così di diventare implicitamente il mezzo per uno scopo.
Con affetto
Antonio

Piazza Armerina 10/03/2010

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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