Piazza Armerina. “I consiglieri comunali si vedono per le vie dei quartieri solo in campagna elettorale. Facciano una commissione per verificare lo stato degli immobili pericolanti”. Filippo Rausa, presidente del quartiere Monte, affonda i colpi ed accusa la politica piazzese. Se la prende con i consiglieri comunali e li invita ad istituire un commissione apposita per verificare lo stato degli immobili del quartiere Monte, anche dopo i recenti incidenti e le frane in alcune cittadine siciliane. Dice Filippo Rausa “E ancora vivo il ricordo dei due bambini morti sotto il crollo di una casa nel centro storico del comune di Favara,. Abbiamo appreso che prossimamente la regione dovrebbe varare una Legge per la totale messa in sicurezza dei centri storici. Una riqualificazione che comunque è subordinata a fondi europei impegnati in virtù di progetti presentati dalle Amministrazioni locali. A questo punto se tutto va bene- dice Filippo Rausa – passeranno 2/3 anni e nel frattempo? Le case che i residenti del nostro quartiere ci hanno segnalato, come fatiscenti, pericolose, continueranno ad essere alcova di ratti, cani randagi e gatti. I tetti cederanno sotto la forza dell’acqua e delle intemperie, a loro volta i solai in legno putridi, sotto il peso del tetto crollato cederanno anch’essi, infine l’acqua padrona impregnerà gli intonaci le malte vecchie di secoli e sarà la fine dell’immobile che rovinosamente crollerà, travolgendo nella caduta ogni cosa troverà innanzi, uomini, animali o cose. Una cosa è certa – dice ancora Rausa - non permetteremo................
che nessuno muoia per via della burocrazia. Le case che i residenti del nostro quartiere ci hanno segnalato, come fatiscenti, pericolose, continueranno ad essere alcova di ratti, cani randagi e gatti. Sin da ora chiediamo al Sindaco Carmelo Nigrelli, al responsabile della Protezione Civile ingegnere Walter Procaccianti la creazione di un tavolo di lavoro per la ricognizione e il censimento delle decine e decine di immobili abbandonati dei loro proprietari, perché trasferitisi nelle zone di nuova espansione, in altre città, o ereditate e perciò prive di qualsiasi manutenzione, fatiscenti e quindi un serio pericolo per l’incolumità di quanti malcapitati concittadini abitano la porta affianco. Invitiamo i Consiglieri comunali, e non c’è ne vogliano, ma che si vedono solo in campagna elettorale, percorrere in lungo ed in largo le vie dei quartieri, ad istituire una commissione consigliare ad hoc, che provveda insieme all’Ufficio Tecnico, al responsabile della Protezione Civile ad avviare un proprio giro di perlustrazione per prendere atto da vicino dello stato di salute di tanti immobili che sono sotto gli occhi di tutti, e stabilire sul da farsi, per non vergognarci, tutti quanti, un domani di avere concorso con la nostra indifferenza e superficialità, alla disgrazia di qualche malcapitato concittadino”.
che nessuno muoia per via della burocrazia. Le case che i residenti del nostro quartiere ci hanno segnalato, come fatiscenti, pericolose, continueranno ad essere alcova di ratti, cani randagi e gatti. Sin da ora chiediamo al Sindaco Carmelo Nigrelli, al responsabile della Protezione Civile ingegnere Walter Procaccianti la creazione di un tavolo di lavoro per la ricognizione e il censimento delle decine e decine di immobili abbandonati dei loro proprietari, perché trasferitisi nelle zone di nuova espansione, in altre città, o ereditate e perciò prive di qualsiasi manutenzione, fatiscenti e quindi un serio pericolo per l’incolumità di quanti malcapitati concittadini abitano la porta affianco. Invitiamo i Consiglieri comunali, e non c’è ne vogliano, ma che si vedono solo in campagna elettorale, percorrere in lungo ed in largo le vie dei quartieri, ad istituire una commissione consigliare ad hoc, che provveda insieme all’Ufficio Tecnico, al responsabile della Protezione Civile ad avviare un proprio giro di perlustrazione per prendere atto da vicino dello stato di salute di tanti immobili che sono sotto gli occhi di tutti, e stabilire sul da farsi, per non vergognarci, tutti quanti, un domani di avere concorso con la nostra indifferenza e superficialità, alla disgrazia di qualche malcapitato concittadino”.
Agostino Sella