Mentre i rifiuti in città continuano a crescere in città dalla politica nessun segnale positivo sembra arrivare per fronteggiare un’emergenza che tra qualche giorno rischia di essere al centro di un disastro ambientale di immani proporzioni. Si stima che più di 15 mila kili di rifiuti resteranno giornalmente per le vie cittadine e le conseguenze potrebbe essere sotto gli occhi di tutti in poche ore. Ieri alla Sala delle Luci ennesimo incontro tra i vertici dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Carmelo Nigrelli, e una delegazioni di lavoratori di SiciliaAmbiente guidata dal responsabile dell’azienda Peppino Libertino. “Abbiamo più volte detto che il nostro Comune non è in grado più di sostenere i costi fin qui garantiti per gli operatori ecologici” si limita a dichiarare, all'uscita dal vertice con gli operatori del settore, il vicesindaco Teodoro Ribilotta “Abbiamo sostenuto i nostri operatori per tutto il 2009 e nessuno può dire che questa amministrazione non sia venuta incontro alle esigenze dei 50 operatori ecologici ........................
impiegati per la raccolta dei rifiuti urbani in città.” Nonostante il Comune di Piazza Armerina abbia sposato una linea virtuosa per tutto il 2009 ora non è più in grado fronteggiare, tecnicamente, un costo così elevato e la tensione tra gli operatori di SiciliaAmbiente cresce ora dopo ora. “Credo che a questa amministrazione non si possa rimproverare nulla. Per tutto il 2009 ci è stata vicina, a differenza di molti altri comuni della provincia, e la nostra città non ha vissuto l’emergenza così come potrebbe accadere in questi giorni – ci confermano dagli uffici dell’azienda dei rifiuti di Piazza – ma ora le cose sono cambiate e il personale non vede stipendi da tre mesi e chiaramente la tensione sale di ora in ora. Continueremo a lavorare così come stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro dalle ore 6 alle ore 12 non possiamo impiegare il personale di più visto che l’azienda ci ha intimato che non è in grado di pagare straordinari, notturni, festivi e stipendi. Credo che nessuno possa mettere in dubbio la buona volontà di 50 operai che in questi anni hanno veramente subito di tutto.” Sul versante della politica viene la conferma che i sindaci della provincia di Enna chiederanno al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo la possibilità di usare il fondo di rotazione regionale per un anno e così pagare gli stipendi a un intero comparto che vive una situazione finanziaria disastrosa. L’altra speranza per gli operatori ecologici potrebbe arrivare dal versante giudiziario se il Gip deciderà di sbloccare le somme sequestrate dalla guardia di finanza all’Ato rifiuti che sarebbero sufficienti a pagare una mensilità a tutti gli operatori impiegati nella raccolta dei rifiuti e nella raccolta differenziata in tutta la provincia.
impiegati per la raccolta dei rifiuti urbani in città.” Nonostante il Comune di Piazza Armerina abbia sposato una linea virtuosa per tutto il 2009 ora non è più in grado fronteggiare, tecnicamente, un costo così elevato e la tensione tra gli operatori di SiciliaAmbiente cresce ora dopo ora. “Credo che a questa amministrazione non si possa rimproverare nulla. Per tutto il 2009 ci è stata vicina, a differenza di molti altri comuni della provincia, e la nostra città non ha vissuto l’emergenza così come potrebbe accadere in questi giorni – ci confermano dagli uffici dell’azienda dei rifiuti di Piazza – ma ora le cose sono cambiate e il personale non vede stipendi da tre mesi e chiaramente la tensione sale di ora in ora. Continueremo a lavorare così come stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro dalle ore 6 alle ore 12 non possiamo impiegare il personale di più visto che l’azienda ci ha intimato che non è in grado di pagare straordinari, notturni, festivi e stipendi. Credo che nessuno possa mettere in dubbio la buona volontà di 50 operai che in questi anni hanno veramente subito di tutto.” Sul versante della politica viene la conferma che i sindaci della provincia di Enna chiederanno al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo la possibilità di usare il fondo di rotazione regionale per un anno e così pagare gli stipendi a un intero comparto che vive una situazione finanziaria disastrosa. L’altra speranza per gli operatori ecologici potrebbe arrivare dal versante giudiziario se il Gip deciderà di sbloccare le somme sequestrate dalla guardia di finanza all’Ato rifiuti che sarebbero sufficienti a pagare una mensilità a tutti gli operatori impiegati nella raccolta dei rifiuti e nella raccolta differenziata in tutta la provincia.