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impiegati per la raccolta dei rifiuti urbani in città.” Nonostante il Comune di Piazza Armerina abbia sposato una linea virtuosa per tutto il 2009 ora non è più in grado fronteggiare, tecnicamente, un costo così elevato e la tensione tra gli operatori di SiciliaAmbiente cresce ora dopo ora. “Credo che a questa amministrazione non si possa rimproverare nulla. Per tutto il 2009 ci è stata vicina, a differenza di molti altri comuni della provincia, e la nostra città non ha vissuto l’emergenza così come potrebbe accadere in questi giorni – ci confermano dagli uffici dell’azienda dei rifiuti di Piazza – ma ora le cose sono cambiate e il personale non vede stipendi da tre mesi e chiaramente la tensione sale di ora in ora. Continueremo a lavorare così come stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro dalle ore 6 alle ore 12 non possiamo impiegare il personale di più visto che l’azienda ci ha intimato che non è in grado di pagare straordinari, notturni, festivi e stipendi. Credo che nessuno possa mettere in dubbio la buona volontà di 50 operai che in questi anni hanno veramente subito di tutto.” Sul versante della politica viene la conferma che i sindaci della provincia di Enna chiederanno al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo la possibilità di usare il fondo di rotazione regionale per un anno e così pagare gli stipendi a un intero comparto che vive una situazione finanziaria disastrosa. L’altra speranza per gli operatori ecologici potrebbe arrivare dal versante giudiziario se il Gip deciderà di sbloccare le somme sequestrate dalla guardia di finanza all’Ato rifiuti che sarebbero sufficienti a pagare una mensilità a tutti gli operatori impiegati nella raccolta dei rifiuti e nella raccolta differenziata in tutta la provincia.