sabato 19 giugno 2010

Piazza Armerina presenta il calendario di "Teatri di Pietra".La rassegna si terrà nella splendida cornice della Chiesa di Sant’Ippolito.

Il progetto dei "Teatri di Pietra", Diretto dal maestro Aurelio Gatti ha l’intento di realizzare una rete culturale nel Mezzogiorno fondata sul grande patrimonio dei teatri antichi, una “rete” in cui si sperimentano e si attuano modalità per una efficace sinergia in tema di cultura attraverso lo spettacolo.
Al di là della semplice offerta di spettacoli, è una vera e propria operazione culturale che, coinvolgendo le aree archeologiche e monumentali di molte regioni d’Italia, vuole riportare il teatro classico e la cultura delle identità nei siti archeologici esclusi dai grandi flussi turistici.
I protagonisti delle produzioni sono oltre centocinquanta interpreti, tra cui molti siciliani, e saranno ospiti in siti noti e meno noti, tra paesaggi a volte inediti eppure straordinari per storia, arte e identità.
Il fitto calendario prevede quest’anno, nelle tappe di Piazza Armerina, cinque spettacoli che saranno ospitati nella Chiesa di Sant'Ippolito. L’ edificio del XVII secolo, il cui tetto non fu mai costruito sarà “teatro” del progetto di “spettacoli teatrali tra mura del XVII sec. e sotto il cielo di stelle dell'estate siciliana” con la sua cornice particolarmente suggestiva che tanti consensi ha riscosso lo scorso anno.
Si comincierà sabato 17 luglio con “A Prophet/ Salomè”, da Oscar Wilde.

Prodotto da “Teatro Urlo”,è un dramma in un atto per la regia di Vittorio Vaccaro, con la splendida interpretazione di un’attrice di razza come Ivana Monti nella parte di Erode e con Cinzia Brugnola
Tiziana Confalonieri, Alberto Torquati, Ettore Distasio, Vittorio Vaccaro, Cloris Paris. Salomè di Oscar Wilde è una delle opere più rappresentative dell’autore e forse la migliore. Una tragedia moderna che lascia spazio ad un teatro classico, un’opera teatrale splendida e completa di tutti quegli elementi che rendono unico il lavoro di Wilde. Salomè racconta un mondo lussurioso, peccaminoso, avido e senza regole se non quelle del capriccio, del danaro, della presunzione e dell’onnipotenza.
Si proseguirà il 21 luglio con “M. Carne della mia carne”, liberamente ispirato dalla Medea di Euripide, di MDA Produzioni Danza e Petrillo Danza. Loris Petrillo ne firma la regia e la coreografia. Supportata dai testi originali di Massimiliano Burini‚ questa nuova pièce è un viaggio attraverso la mente femminile allo scopo sì di comprenderla ma anche di ironizzarla e Medea ne è la protagonista indiscussa. Descritta dalla tradizione come una maga dotata di poteri addirittura divini‚ la Medea di Loris Petrillo si affida a codesti poteri per meditare la peggiore vendetta contro Giasone. Accusato di non essere in grado di capirla‚ Medea lo condanna a vestire letteralmente i suoi stessi panni. E' a questo punto che M. abbandona paradossalmente i toni cupi della tragedia per trasformarsi in un quadro esilarante dal carattere comico.
Domenica 25 luglio in cartellone ci sarà “Dioniso o del Perduto Iddio ” prodotto da BOTTEGA del PANE/ Freezer09, tratto dalle dalle BACCANTI di Euripide. Lo spettacolo, scritto da Dario Garofalo e Cinzia Maccagnano per la regia di Cinzia Maccagnano, scene e costumi Marta Montevecchi e musiche di Valerio Malorni, con i movimenti di scena di Luna Marongiu, è interpretato da Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale, Valerio Malorni, Oriana Cardaci ed Eleonora Bucci.
Euripide scrive Le Baccanti ormai prossimo alla morte. Si tratta dell'opera di più sconvolgente tragicità che sia mai stata scritta e al contempo un grande inno alla gioia del vivere secondo natura. La tragedia non rappresenta la realtà, ma la mette in questione. Mette in questione leggi, rapporti, istituzioni, credenze e saperi, fino a presentarci il destino umano nella sua tremenda e assoluta nudità.
Il 2 agosto andrà in scena “L’altro anfitrione” tratto da Plauto, adattamento del testo e traduzione di Rino Marino per la regia di Paolo Graziosi. Scene di Sergio Tremonti con Paolo Graziosi, Gigio Morra, Elisabetta Arosio e Rino Marino. Una sparuta compagnia persa in un enorme teatro.Tutto è inadeguato.Manca tutto.I soldi non ci sono.Quindi niente scene,niente costumi. Niente Shakespeare:troppi attori.Però bisogna fare lo stesso.Il teatro non può morire. Plauto può soccorrerci. Magari ricorrendo ai doppi ruoli. Risuona un titolo:l'Anfitrione,il testo del doppio per antonomasia appunto. Ecco che a poco a poco come per magia,misteriosamente, comincia a prendere forma la Favola, dapprima per accenni, a fatica, poi qualche lampo che ne faccia intavedere le potenzialità; poi a vele spiegate si entra nel suo cuore:comico, drammatico, sontuoso e mitologico.
il 6 agosto il Teatro della Raffa presenta “Casa..Dei” Il racconto dal Chaos alla Guerra di Troia di Marco Zannoni, con Luca Biagini e Marco Zannoni. Regia e musiche originali di Stefano Marcucci, elementi scenografici di Stefania Onori. Casa..Dei è dedicato alla storia del Mito, alle sue origini e ai suoi innumerevoli protagonisti che nella sua complessità diventa uno spettacolo che affascina con la magia del teatro e che stimola con la sua ironia mentre ci riporta senza fatica al mondo ellenico di tanti e tanti secoli fa. Una rilettura attenta se pur divertita di una mitica epopea in grado di avvicinare al suo ascolto anche un pubblico più inesperto e giovane.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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