martedì 24 agosto 2010

Di Carlo. Si spendono troppo soldi per le strutture sportive


L’autunno è alle porte e il neoassessore allo sport Innocenzo Di Carlo è chiamato a mettere ordine nel settore sportivo che, con l’avvicinarsi della stagione agonistica, chiede garanzie sull’utilizzo degli impianti sportivi “Sono a disposizione di tutte le società sportive della città” si è limitato a dichiarare l’assessore Di Carlo. Ma i problemi sul tappeto sono numerosi a cominciare dalla forbice che si registra tra costi e ricavi di gestione che di anno in anno sembra aumentare. Gli impianti sportivi costano alle casse del comune 79 mila euro con un ricavo pari a 500 euro. Impianti che vengono usati da tutte le società sportive della città e dagli utenti privati. Questa amministrazione, come conferma lo stesso assessore allo sport Di Carlo, ha approvato, nel dicembre del 2009, un regolamento che dovrebbe disciplinare l’utilizzo degli impianti sportivi. L’atto, che pare sia ancora fermo all’esame della commissione consiliare, non è stato licenziato per poter essere portato in aula per l’approvazione definitiva. Tra le atre cose non sembra essere condiviso dalle società sportive della città dei mosaici. Il nocciolo della controversia maggiore e la decisione della giunta Nigrelli di puntare sul bando pubblico di selezione del gestore degli impianti, secondo criteri specificati dal regolamento approvato dalla giunta Nigrelli che ha come obiettivo principale quello di alleggerire la spesa per la gestione delle strutture sportive. L’art. 3 del regolamento recita che “I lavori di manutenzione ordinaria e le spese di gestione, ivi compresi i costi delle forniture acqua, elettricità , metano, eventuali linee telefoniche sono a carico del concessionario. Eventuali opere di manutenzione straordinaria sono a carico del Comune sulla base di perizie apposite dell’Ufficio tecnico.” Si assicurerebbe la fruizione gratuita per i bambini e i ragazzi fino a 14 anni per almeno 20 ore settimanali che diventeranno 30 nel periodo della chiusa scolastica. Questa strada sembra l’unica per fronteggiare una spesa che si aggira intorno agli 80 mila euro per un ricavo magro di appena 500 euro. Ma le società non ci stanno. “Le nostre società a stento riescono a sopravvivere chiedere ad essi di assumersi tutte le spese di manutenzione ordinaria di una struttura sportiva, compreso personale, equivarrebbe ad uccidere lo sport a Piazza Armerina. Non esistono ricavi tali da poterci permettere la gestione di una struttura sportiva” questo nella sostanza la replica che viene dal mondo sportivo piazzese. Ma la stagione agonistica è alle porte e l’assessore Di Carlo, nei prossimi giorni, è chiamato a mediare tra due posizioni che sembrano oggi lontane caratterizzato anche da una forte conflittualità tra le società per esempio in ordine agli orari di allenamento da assegnare e l’eventuale pagamento del ticket.

PS- foto rubata a Roberto Palermo 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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