Piazza Armerina – Il 4 novembre è una data storica per l’Italia. Ottantasette anni orsono, si completava con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l’unità d’Italia. Un lungo cammino, durato settant’anni, dalla Prima Guerra d’Indipendenza in avanti. Quest’anno la città dei mosaici intende celebrare la giornata commemorativa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate alla presenza delle scuole di ogni ordine e grado a partire dalle 10.30 del 4 novembre presso il teatro Garibaldi. “Ho pensato quest’anno di portare le scuole all’interno del teatro comunale. Iniziare un confronto a partire da questa data storica per il nostro Paese per discutere attorno ai valori della pace, della libertà, della giustizia e della legalità. La data del 4 novembre è una data importante, allora fu fatto uno sforzo straordinario – continua l’assessore Lillo Cimino - per riscattare l’Italia da una rovinosa impresa bellica sfociata nella disfatta e da una nuova occupazione straniera, riconquistando alla patria indipendenza, dignità e libertà e scongiurando possibili lacerazioni del tessuto unitario. È solo rafforzando la comune identità e l’effettiva coesione del paese, che l’Italia può mettere a frutto le sue potenzialità e far valere, nel nuovo contesto globale,
il suo contributo di nazione indipendente e pienamente partecipe del concerto delle nazioni europee ” queste le prime parole di commento dell’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino. Alla cerimonia sarà presente l’Esercito Italiano, di stanza a Piazza Armerina, con il maggiore Lopez che ha assicurato, a detta dell’assessore Cimino, la presenza di due plotoni “Quest’anno approfitteremo della presenza dell’esercito italiano nella nostra città che con il maggiore Lopez ha assicurato la presenza di due plotoni che depositeranno la corona d’allora ai piedi del monumento ai caduti presente in piazza Santa Stefano” aggiunge l’assessore Lillo Cimino. Insieme all’esercito, i Carabinieri della compagni della città dei mosaici, con in testa il capitano Michele Cannizzaro, la Polizia di Stato con il commissario capo Gabriele Presti, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria con il comandante Picicuto, la Polizia Municipale con il comandante Alfredo Sapone. Dopo la solenne cerimonia di deposizione della corona e l’inno di Mameli, oltre al doveroso silenzio suonato dall’Esercito Italiano, alla presenza delle scuole della città, il gruppo si trasferirà presso il teatro Garibaldi, palazzo settecentesco, dove sarà dato il saluto dal sindaco della città Fausto Carmelo Nigrelli.