Comune e Anas finiscono davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia. A confermarlo la delibera di giunta con la quale l’Amministrazione Nigrelli nomina l’avvocato Antonio Vitale per rappresentarlo in giudizio e resistere all’appello proposto dall’Anas. I fatti risalgono al lontano 2002 quando il responsabile del IV settore del Comune di Piazza emanava una Ordinanza con la quale si ingiungeva all’Ente Nazionale per le Strade, Anas, compartimento per la Sicilia, sezione staccata di Agrigento, di provvedere alla rimozione e smaltimento dei rifiuti rinvenuti all’interno di un cunettone per la raccolta delle acque piovane, costituente pertinenza di un tratto della SS 117 bis. L'Anas,
con nota inoltrò le controdeduzioni all'ordinanza summenzionata chiedendone la revoca in autotutela e il Comune, al fine di dare adeguato riscontro alle controdeduzioni dell'Anas, richiese parere legale all'Avv. Antonio Vitale, incaricato con una delibera di giunta del 2003. L’Anas rispose con la impugnazione del provvedimento, con istanza cautelare di sospensione dell'efficacia dell’ordinanza, innanzi al Tar, che nel 2003 con provvedimento n. 923 rigettava l'istanza cautelare dell’ANAS. A questo punto l’Anas ha proposto appello innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, per l’annullamento e/o la riforma dell’Ordinanza n. 923/2003 del TAR – Sezione di Catania che con sentenza n. 434 del 2010, depositata in data 3 marzo, in primo grado riconosceva la legittimità dell’Ordinanza emessa dal responsabile del IV settore. L’udienza di discussione è prevista il 16 dicembre del 2010 e avendo l’Amministrazione conferito all’avvocato Antonio Vitale incarichi legali per gli stessi fatti, ancorché per rappresentare questo Comune in diverso grado di giudizio, e avendo l’azione del citato legale prodotto frutti positivi, risponderebbe, secondo l’atto deliberativo approvato dalla giunta, a criteri di efficienza che sia lo stesso legale a curare anche la parte relativa al ricorso odierno proposto dall’Anas. Nell’atto approvato dalla giunta Nigrelli si legge che la somma impegnata per il legale risponderebbe a circa 6 mila e 700 euro come da preventivo presentato dal libero professionista.
con nota inoltrò le controdeduzioni all'ordinanza summenzionata chiedendone la revoca in autotutela e il Comune, al fine di dare adeguato riscontro alle controdeduzioni dell'Anas, richiese parere legale all'Avv. Antonio Vitale, incaricato con una delibera di giunta del 2003. L’Anas rispose con la impugnazione del provvedimento, con istanza cautelare di sospensione dell'efficacia dell’ordinanza, innanzi al Tar, che nel 2003 con provvedimento n. 923 rigettava l'istanza cautelare dell’ANAS. A questo punto l’Anas ha proposto appello innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, per l’annullamento e/o la riforma dell’Ordinanza n. 923/2003 del TAR – Sezione di Catania che con sentenza n. 434 del 2010, depositata in data 3 marzo, in primo grado riconosceva la legittimità dell’Ordinanza emessa dal responsabile del IV settore. L’udienza di discussione è prevista il 16 dicembre del 2010 e avendo l’Amministrazione conferito all’avvocato Antonio Vitale incarichi legali per gli stessi fatti, ancorché per rappresentare questo Comune in diverso grado di giudizio, e avendo l’azione del citato legale prodotto frutti positivi, risponderebbe, secondo l’atto deliberativo approvato dalla giunta, a criteri di efficienza che sia lo stesso legale a curare anche la parte relativa al ricorso odierno proposto dall’Anas. Nell’atto approvato dalla giunta Nigrelli si legge che la somma impegnata per il legale risponderebbe a circa 6 mila e 700 euro come da preventivo presentato dal libero professionista.