martedì 9 novembre 2010

Tudisco è il nuovo ministro del turismo della Cina. Lo segue uno staff di tutto rispetto da Pino Venezia a Padre Bognanni.

Fabrizio Tudisco, noto amminitratore piazzese che vanta un intenso curriculum come assessore comunale e provinciale, è stato nominato ministro del turismo dal governo Cinese. Una svolta storica quella del primo ministro Hu Jintao che ha voluto alla guida della repubblica cinese un siciliano con grande esperienza nel campo turistico.
Dopo la prestigiosa nomina, finora tenuta segreta, la scorsa settimana Fabrizio Tudisco, con tutta la sua famiglia, si è trasferito in una Pagoda nei pressi di Pechino. A Tudisco è stata anche assegnata una scorta che verrà coordinata dall’italiano Dario Pernicone, che per l’occasione ha aperto una succursale dell'ANTA a Shangai arai.

Lusinghiere le prime dichiarazioni del primo ministro Hu Jintao: “Ho scelto Tudisco perchè vedo in lui un uomo di grande esperienza e dedizione al lavoro. Mi hanno riferito che quando era assessore del Comune di Piazza lavorava anche 20 ore al giorno. Siccome - ha detto Jo Jintao - come è noto noi cinesi lavoriamo come i cinesi Tudisco ci può dare la spinta per decollare anche nel campo del turismo. Fino ad oggi facciamo lavorare come schiavi solo i lavoratori delle fabbriche. Da domani lavorerà schiavizzato anche Fabrizio Tudisco. Nel stanza adiacente la sua ci saranno 7 piccole cinesi che se non lavora lo puniranno a colpi di frusta.

Ha detto Tudisco: “Sono fiero di diventare il primo ministro della storia cinese che proviene da un paese estero. Ringrazio Jo Jintao che mi ha voluto fortemente a ricoprire questa carica e Pippo Monaco che mi ha permesso di venire a Pechino grazie alla recente trombatura. Dimostrerò che noi siciliani - quando vogliamo - sappiamo lavorare più dei cinesi. Prevedo di lavorare non venti ore al giorno ma almeno ventuno. Le restanti tre ore della giornata mi serviranno per andare in bagno e dormire”. Ad accompagnare Fabrizio Tudisco uno staff di tutto rispetto formato da Pino Venezia, Carmelo Gagliano, Santo Rubonello, Filippo Rausa, Vasco Rossi e Padre Bognanni. Dice Pino Venezia: “Ho deciso di seguire il mio amico Fabrizio ed abbandonare Ribilotta ed il PD, per via dei conigli: la Cina ne è piena e i cinesi lavorano troppo per avere il tempo di cacciarli. Assieme a Fabrizio faremo una carneficina di cacciagione, e al PD, con l’aria che tira in questo momento, ho preferito Tudisco e la Cina” . Carmelo Gagliano “Ringrazio Fabrizio che mi ha voluto nel suo staff cinese. Mi occuperò dei rapporti con le aziende per trovare i posti di lavoro. Chiunque dei piazzesi è interessato a lavorare in Cina può manarmi il suo curriculum all’indirizzo arai-ptrai@arai.it e lo sistemerò in qualche azienda. Naturalmente. Qualcuno dice che dovrò dimettermi da consigliere comunale ma in realtà non è così. Li seguirò via internet da Pechino. Non voglio perdere il gettone di presenza”.

Santo Rubonello, famoso vetraio in Piazza ha detto: “Fabrizio è il più grande politico che ho conosciuto. Mi ha proposto di esportare l’arte della lavorazione del vetro a Pechino. Veramente all'inizio pensavo si trattasse di Pachino, ho capito dopo che si trattava della capitale della Cina. Sarò il responsabile delle vetrerie cinesi”.

Filippo Rausa tradisce Obama per Tudisco “andrò in Cina con Fabrizio per occuparmi della valorizzazione dei quartieri. Mi dispiace per Obama e per sua moglie ma Fabrizio è Fabrizio.

Vasco Rossi “Tudisco, che mi è stato presentato da Cimino, mi ha proposto di esportare la musica Italiana in Cina. Con Fabrizio stiamo organizzando una notte bianca a Pechino. Per l’occasione tradurrò Albachiara in Albacinese e balleremo fino alla mattina.

Padre Bognanni. “Andrò con Fabrizio per curare la cattedrale di Pechino. Per attirare maggiormente i turisti la terrò sempre chiusa: è provato che la chiusura delle chiese aumenta la stanzialità del turista di una notte, nella speranza di vederle aperte il giorno dopo.

da arai fantasia n. 11

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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