mercoledì 17 novembre 2010

La movida alla Kore di Enna

Enna. “L’università non è solamente studio ma anche svago e divertimento”. A dirlo è Carlo Attardi, giovane studente della Kore e coordinatore del MUDI (Mercoledì Universitario d’Italia). Attardi insieme ad altri giovani si impegna – oltre che nello studio – anche nell’organizzazione della “movida” universitaria del polo ennese che ormai conta oltre 11 mila iscritti nelle sue facoltà. Dice Attardi “Siamo gruppo di giovani universitari iscritti alla Kore di Enna che con il nostro arduo impegno giornaliero ci impegnano a fornire agli studenti dell’ateneo ennese un momento di assoluto svago, organizzando serate a tema e motivando ancor di più i giovani universitari a vivere la città in tutti i suoi aspetti, sia di giorno che di notte.
Da quest’anno - continua Attardi - il gruppo organizzativo MUDI offre la possibilità di spostarsi alle serate universitarie in assoluta sicurezza offrendo il bus navetta il quale accompagna gli universitari alla serata e li riaccompagna ai propri alloggi. Il gruppo Mudi quest’anno si mobiliterà per portare al centro della Sicilia ospiti nazionali e internazionali in modo tale che la città di Enna, insieme all’università, diventi il trampolino di lancio della night life siciliana”. Oltre al Mudi ci sono altre organizzazioni di studenti che organizzano momenti di svago per gli studenti. La Kore e tutte le entità che girano attorno ad essa stanno ormai assumendo la fisionomia di un grande polo universitario al pari – e per certi versi migliore – delle università di Catania, Messina e Palermo.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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