giovedì 25 novembre 2010

Protestano gli utenti per il trasferimento dell'Ex Inam


“Potevano comunicarlo per tempo il trasferimento dei laboratori dell’ex Inam” sita in via Generale Muscarà. Queste il grido di protesta di numerosi cittadini che non erano a conoscenza del trasferimento dei reparti dell’ex Inam presso il presidio ospedaliero Chiello e che si sono recati nella vecchia struttura che conserva ancora la Radiologia e la Citologia. La maggior parte dei servizi offerti dalla struttura sita in via Generale Muscarà da Lunedì scorso possono trovarsi nel corpo F del nosocomio piazzese: Presidio Territoriale Assistenza, si legge nella scritta che da il benvenuto agli utenti. Ma le proteste non sono mancate: lamentata disorganizzazione e il pericolo per l’incolumità pubblica che pare esisterebbe nei vecchi locali. In molti gli anziani che, fin dalla prima mattinata, si sono recati in via Muscarà per effettuare le visite o i prelievi già prenotati da tempo. Ma i disagi e le proteste che si sono registrati sono numerosi. “Hanno trasferito i laboratori da un giorno all’altro senza una adeguata pubblicizzazione recando danno a numerosi utenti che avevano prenotato le visite o i prelievi” commenta Alfredo Mazza, un anziano signore che doveva effettuare il prelievo del sangue “mi sono recato all’ex Inam e appena entrato mi sono trovato in mezzo alla polvere, ai pacchi di ogni genere oltre e sedie tavoli: insomma in mezzo ad un trasloco. Credo – continua l’anziano signore - che non ci siano commenti da fare se non esternare tutta l’amarezza di una mondo sanitario che sembra aver abbandonato le esigenze della terza età.” Le proteste si fanno ancora più dure quanto si arriva nella sala di attesa della radiologia che insieme alla Citologia è l’unico reparto che è rimasto all’interno delle vecchie strutture dell’Ex Inam “Ci tengono in sala d’attesa mentre si sta facendo un trasloco – aggiunge la signora Anna Maria Galletti in attesa di essere visitata dai medici della radiologia - sedie e tavolini sono ovunque oltre alla sporcizia e alla polvere che è indescrivibile, sembra di entrare in un luogo di guerra e non in una struttura sanitaria. Avrebbero dovuto informare i cittadini come si fa in una società civile e magari chiudere l’intera struttura fino a quando il trasferimento non era completamente effettuato. L’improvvisazione di chi ha organizzata questa porcheria e sotto gli occhi di tutti.” Quasi tutti i laboratori dell’Ex Inam sono stati trasferiti alla fine della scorsa settimana presso il Presidio ospedaliero Chiello con l’eccezione della radiologia e della Citologia. Non si sa quale siano state le ragioni di questo trasferimento così improvviso.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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