giovedì 3 marzo 2011

Al Centro Italiano Femminile incontro culturale con Tina Caliota

di Marta Furnari
”Prevenzione delle dipendenze da alcol e gioco d’azzardo” questo il tema del nuovo incontro culturale nell’ambito del programma sociale 2010-2011 del Centro Italiano Femminile di Piazza Armerina, a relazionare la dott.ssa Catena Caliota, accolta dalla presidente Maria Teresa Ventura,  dal direttivo sezionale e dalle socie. Tina Caliota dell’Unità Operativa Educazione alla salute dell’A.S.P distretto di Piazza Armerina, svoltosi, presso il salone della Chiesa San Giuseppe di via Mazzini, ha illustrato anche con la proiezione di power point  le problematiche legate alle dipendenze da alcol e gioco d’azzardo, per la società ed in particolare nelle famiglie di quanti sviluppano la dipendenza e delle giovani generazioni.   

Sono state affrontate prima le questioni relative alle dipendenze patologiche, agli aspetti educativi e agli aspetti legislativi sull’alcol, parlando poi del gioco d’azzardo, una forma di nuova dipendenza per l’Italia dove il gioco d’azzardo è illegale tranne quello dello stato (vinci facile, gioco del lotto e varie  lotterie nazionali).
“ Nel 2000 circa 800.000 italiani –ha detto la relatrice dott.ssa Caliota- secondo le indagini statistiche sono stati registrati come giocatori patologici, i costi sociali del gioco d’azzardo sono elevatissimi e pagati da tutti, perché si tratta di un enorme problema sociale, che genera tra le altre conseguenze, anche quelle di ulteriori spese a carico della sanità pubblica. Il ruolo del volontariato in queste dipendenze è importante, -ha concluso Tina Caliota- perché queste associazioni colgono spesso, certi disagi prima delle istituzioni”.  

Nella parte finale, l’incontro ha visto la partecipazione dell’assessore alle politiche sociali del comune di Piazza Armerina, Lina Grillo : “ Occorre affrontare prontamente le nuove emergenze sociali, in questo caso alcolismo e gioco d’azzardo, ed il settore politiche sociali del Comune di Piazza Armerina , cerca di affrontare sempre con tempismo le problematiche sociali che coinvolgono la nostra cittadinanza”.

Gli incontri culturali del cif sono previsti fino a maggio, e saranno affrontate svariate tematiche, che coinvolgeranno dal punto di vista culturale e scientifico le diverse realtà cittadine, ospitando, di volta in volta  relatori d’eccellenza.     

                                                                                                 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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