Piazza Armerina. “Continua il comportamento anomalo e fuorviante dell’INPS di Enna sulla questione degli ex lavoratori di Pasquasia”. A dirlo è Carmelo Salvaggio, ex sindacalista ed esponente dell’Mpa piazzese che per la vicenda emana una nota. Dice Salvaggio “Con una blanda comunicazione respinge le domande di ricostituzione pensionistica, presentate attraverso i Patronati dagli ex dipendenti della Miniera Pasquasia in pensione di anzianità contributiva (35 anni di contribuzione).
Tali domande sono state presentate al fine di avere riconosciuto il diritto al ricalcolo stabilito dalla Legge 266/2005, meglio esplicitato dalla Direzione Centrale delle Entrate Contributive e dalla Direzione Centrale delle Prestazioni con apposita circolare, n° 27 del 17/02/2006.
Dai contenuti della circolare, emerge chiara la sussistenza del diritto, artatamente ignorato dall’INPS, consentendo, di fatto, alla RESAIS di evadere l’obbligo di adeguare il versamento dei contributi volontari per gli aventi diritto, giusto quanto stabilito dalla succitata Legge, venendo meno al suo ruolo istituzionale di vigilanza e tutela. Fatto ancora più grave – continua Salvaggio - è l’assenza del Sindacato, sia provinciale che regionale, che fin dall’entrata in vigore della Legge ha continuato a tacere, tenuto conto anche che nei Comitati INPS sia il Presidente, che alcuni componenti sono di nomina sindacale. Si informano – continua Salvaggio - gli aventi diritto che in data 12 aprile c.m. è stata depositata all’Ufficio di Presidenza Regionale una nota in cui sono evidenziate le anomalie comportamentali sia dell’INPS che della RESAIS, in dispregio alle norme legislative vigenti, nonché copia della nota trasmessa al servizio di vigilanza sugli Enti, presso l’Assessorato Regionale Attività Produttive e copia della sentenza n° 662/2010 del Tribunale di Enna. E’ ovvio che tali comportamenti costituiranno un aggravio di costi sia per l’erario regionale che nazionale, ragion per cui non si escludono iniziative collettive per un intervento della Magistratura, sia ordinaria che amministrativa, in aggiunta alle procedure legali in corso, di cui la sentenza del 15/12/2010, n° 662, relativa ad un primo gruppo di aventi diritto. Da ex dirigente sindacale e da diretto interessato, nonché da rappresentante gli aventi diritto – conclude Salvaggio - assieme ai signori Castello Giuseppe e Dell’Aria Cateno, alla giusta contribuzione per un’altrettanto giusta pensione, mi corre l’obbligo intervenire per il legittimo diritto che la vigente legislazione ci riconosce”.
Agostino Sella