martedì 17 maggio 2011

Gioacchino Giunta sui randagi

Gioacchino Giunta
In un momento in cui tutti, giustamente, ci scandalizziamo per quanto accade, sarebbe oltremodo corretto chiarire il significato del termine randagio nonchè la provenienza degli stessi randagi.
E' randagio per definizione UN QUALSIASI ANIMALE D'AFFEZIONE CHE VAGA IN LIBERTA' AVENDO PERSO, PER SVARIATI MOTIVI, UN ORIGINARIO DETENTORE. E' pur vero che quando si parla di randagi non si riesce ad immaginare qualcosa di diverso dal cane, solo per il fatto che questi animali hanno uno status particolare nella storia della domesticazione. I cani, con le civiltà pastorale e contadina, entrano in simbiosi con l'uomo già migliaia di anni fa, mantenendone un rapporto di pura strumentalità: i cani devono svolgere le funzioni del pastore, della guardia o dell'assistenza nella caccia, potendo contare su un minimo di protezione e sostegno.

All'interno della logica dello scambio di servizi contro cibo, l'uomo è interessato al controllo delle popolazioni canine, vengono tenuti i piccoli nel numero utile a svolgere i vari compiti agli stessi assegnati, venendo meno, in tal modo, la necessità di disfarsi di elementi adulti che possono diventare indesiderati.
Con l'evolversi della società da agricolo-pastorale a industriale, avvengono profondi cambiamenti nella relazione uomo-animale domestico, trasformandosi, quest'ultimo, da animale di servizi ad animale "da
compagnia". La trasformazione è complessa, la relazione, non c'è dubbio, si addolcisce ma, accadono alcune condizioni riflesse negative per gli animali che SUBISCONO LA COMPAGNIA DELL'UOMO: l'animale finisce per perdere ogni capacità di adattamento alla vita naturale a causa di una vita totalmente dipendente dall'uomo, trasformandosi in parassita, diventando, di conseguenza, estremamente vulnerabile in caso di abbandono. Poniamoci ora un quesito molto importante: la situazione di questi animali è migliorata o peggiorata? Gli animali da compagnia sono improvvisamente diventati animali d'affezione e ciò sembrerebbe conferire ai nostri amici uno status più elevato ma, siamo costretti a chiederci come possano sentirsi a loro
agio questi animali rinchiusi in angusti appartamenti?
Per quanti sforzi si profondano, è impossibile impedire che moltissimi animali escano dai cicli controllati e vengano dispersi nel territorio divenendo, il randagismo, inevitabilmente in crescita e, paradossalmente, una delle ESSENZE DELLA MODERNITA'. A dispetto delle insulse rappresentazioni che la società ha di se
stessa, si può senz'altro concludere che essa è ancora più crudele verso gli animali oggi chiamati di AFFEZIONE di quanto non siano state le società del passato.
In altri termini RANDAGIO è l'ANIMALE CHE, COOPTATO NELLA SOCIETA', PERDE PRIMA L'ANIMALITA' E POI LA SUSSISTENZA.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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